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CdS – Mercato, ieri l’esame per agenti sportivi: 800 i candidati. Non si è vista Wanda Nara

Ieri si è svolto l'esame per diventare procuratori: ma l'argentina non c'era

Marco Astori

Si è svolto nella giornata di ieri, a Roma, presso lo Stadio Olimpico, il grande esame per ottenere il patentino da procuratore sportivo. Il Corriere dello Sport ha presenziato all'evento, raccogliendo le impressioni di qualche candidato: "Qualcuno ha visto l'esame per diventare procuratore come una mossa per contrastare le Wanda Nara di oggi e quelle potenziali di domani. I parenti che curano gli interessi dei calciatori non piacciono alle vecchie volpi del pallone, esperti navigatori nel burrascoso mare del Codice Sportivo. Altri hanno accolto la re-introduzione dell’esame di abilitazione come un necessario stop alla deregolamentazione a dir poco selvaggia della professione voluta da Blatter nell’aprile 2015. Il messaggio del presidente FIFA Gianni Infantino è suonato forte e chiaro: non bastano più conoscenze tecniche, passione per il calcio e strabilianti doti comunicative. Da oggi, per essere agente, bisogna dar prova di conoscenze approfondite di diritto sportivo, privato e amministrativo. Nella pancia dello stadio Olimpico di Roma si è svolto ieri “l’esamone” CONI per 800 aspiranti agenti sportivi provenienti da tutta Italia. È stata come la prima prova della maturità, a cui farà seguito l’esame orale (per chi ha risposto correttamente ad almeno 20 domande su 30) e subito dopo l’abilitazione presso la federazione sportiva di interesse. Qualcuno esercita già la professione ed è un bel grattacapo da risolvere per il Tar del Lazio che la prossima settimana dovrà pronunciarsi sul primo ricorso: in centinaia hanno iniziato a esercitare la professione negli ultimi 4 anni e la maggior parte di loro ha contratti in essere e rapporti lavorativi consolidati con calciatori, direttori sportivi e presidenti.

Anche in Serie A. Come Giuseppe Marzotto, agente che ha lavorato (in un team) ai diritti d'immagine nel trasferimento Bale-Real Madrid. «Se non passo l’esame che mi succederà? Ci vorrebbe una sanatoria per chi lavora già, la retroattività è assurda e illegittima». Insieme a lui, altri 7 procuratori hanno presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Più di qualcuno vede del marcio in questa storia, anche perché il bando per l'esame è uscito a gennaio e due mesi per studiare sono oggettivamente pochi. «Questo è un modo per eliminare dal tavolo i pesci piccoli e ridurre il numero dei procuratori nel calcio» dicono tanti giovani presenti. Altri credono che il test sia stato fatto su misura per gli avvocati: troppi tecnicismi e poco sport. In attesa di sostenere la prova c’è anche chi - preoccupato - ha speso 1200 euro per la scuola dello sport del CONI, per un totale di 80 ore di formazione con Beppe Bozzo (per anni intermediario di Morata e di tanti altri campioni) e Giuffrida (l’agente di Piatek) a fare da docenti. Anella e Antonella sono due sorelle campane con una straordinaria passione per il calcio. Sono bionde come Wanda, ma non ne condividono il modus operandi: «Magari ci bocciano, forse avremmo dovuto farci la tinta – scherzano tra loro – siamo qui perché vorremmo dimostrare che anche le donne possono dire la loro in questo ambiente così maschilista». Impossibile darle torto, in lista ci sono pochi nomi al femminile. Avrà bisogno di un patentino anche l’ex terzino del Milan Luca Antonini che ha fatto l'esame insieme al fratello di Stefano Okaka e al nipote di Joao Santos, il brasiliano che cura gli interessi di Jorginho. Francesco e Federica, invece, arrivano da Bergamo e si stanno specializzando nel calcio femminile. Non si è vista l’attesissima Wanda Nara che è sulla bocca di tutti ma ha preferito allontanarsi dai riflettori per evitare altre polemiche sul caso Icardi", conclude il quotidiano.

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