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CorSera – L’Inter toglie il fiato, evitata piccola tragedia. Battuto anche il Var

Battuta la Samp, come con il Tottenham i nerazzurri segnano nel recupero

Francesco Parrone

Dalle colonne del Corriere della Sera, il punto sull'importante vittoria nerazzurra del Ferraris contro la Sampdoria"Un’altra volta con il batticuore. Il teatro stavolta è Marassi, lo stadio della Samp e l’eroe della nottata ha i capelli ossigenati (inguardabili) e un destro che vale tre punti: Brozovic regala la vittoria all’Inter 3 minuti e 11 secondi dopo il 90’ di una partita il cui finale è pieno di colpi di scena. Anche la Samp, come era successo alla Lazio l’ultima giornata della scorsa stagione e martedì al Tottenham, cade nel recupero. L’Inter è per cuori forti. In attesa del gioco, Spalletti si può consolare con l’anima del gruppo. Una squadra più forte della Var, che annulla giustamente due gol, a Nainggolan nel primo tempo e a Asamoah tre minuti prima del novantesimo, anche della sfortuna che si materializza sul palo di Candreva. Il pari a un certo punto sembra scritto. Una piccola tragedia, guardando la classifica. E invece con l’ultimo colpo di reni arriva la seconda, soffertissima, vittoria di fila, che dà coraggio in vista della Fiorentina martedì a San Siro.

L’Inter aveva perso già troppo tempo. Il gioco verrà. Qualcosa però si vede nella notte del Ferraris. Nel primo tempo i nerazzurri soffrono il dinamismo e l’organizzazione della Samp, nella ripresa la mettono alle corde e la vittoria non fa una piega. I blucerchiati hanno il sostegno del gioco. Giampaolo ha già trovato la quadratura del cerchio. Nel primo tempo c’è una sola squadra in campo ed è quella di casa, veloce, intraprendente, abile a sfruttare le fasce. Magari non sarà pericolosa, ma prende in fretta il controllo del centrocampo, spinge indietro gli esterni avversari, costringe il 4-2-3-1 interista a trasformarsi in un più raccolto 4-3-2-1 con Nainggolan spesso sulla linea di Brozovic e Vecino. Quagliarella è il regista offensivo, Ramirez sbaglia spesso l’ultimo pas dai piedi d’argilla. La stessa squadra sconclusionata vista per 80 minuti contro il Tottenham. Prima dell’intervallo ha un guizzo, merito di Nainggolan, il peggiore in campo sino a quel momento. Il diagonale del belga è un siluro che affonda la Sampdoria, la Var pesca un fuorigioco di D’Ambrosio e riporta l’Inter ai blocchi di partenza. Nel secondo tempo il copione si ribalta. Gli spallettiani alzano il pressing e Brozovic prende il controllo del gioco con personalità. Nella Samp, invece, cedono di schianto le mezzali, Praet e Linetty, così la squadra si allunga e arrivano le prime occasioni interiste: il palo di Candreva (da applausi il lancio di Brozovic) e il colpo di testa sottomisura di Icardi.

Giampaolo adotta le contromosse inserendo forze fresche in mezzo al campo: Jankto e Barreto. Spalletti tenta la carta Perisic. Il secondo cambio è molto più sorprendente: non tanto per chi entra, Keita, quanto per chi esce, Candreva, il migliore e il più pericoloso. Il finale è pirotecnico: il gol annullato dalla Var a Asamoah, quello di Defrel in fuorigioco. Poi l’acuto di Brozovic che rende meno amara la notte di Icardi, ancora a digiuno dopo 5 partite. Si chiude con l’espulsione di Spalletti, che al gol è come impazzito. La sua Inter è come un thriller. Da togliere il fiato".

(Fonte: Alessandro Bocci, Corriere della Sera 23/09/18)

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