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Da Perisic a Nainggolan, la cura Spalletti funziona. E l’Inter ritrova anche Vecino e Lautaro

Il tecnico dell'Inter ha ritrovato alcuni uomini importanti fondamentali per la stagione nerazzurra

Andrea Della Sala

L'Inter pare essersi ritrovata e con la vittoria col Rapid sono quattro consecutive. E si sono ritrovati anche alcuni giocatori che non stavano vivendo un grande momento: da Perisic a Vecino, da Nainggolan a Lautaro, Spalletti ora ha quasi tutta l'armata in condizione.

PERISIC"È proprio Ivan l’ultimo dei rivalutati da Spalletti. Assente Icardi, il gemello offensivo dell’ultima stagione, il croato si è messo sulle spalle la squadra ed è tornato determinante. Meno di un mese fa voleva togliersi di dosso la maglia nerazzurra in fretta e furia, attraversare la Manica e stabilirsi a Londra: oggi, archiviate le tentazioni e dimenticati i fischi del Meazza, resettati i pensieri negativi e tornato al centro dello spogliatoio, non sbaglia un colpo. Una svolta attesa mezza stagione, visto che Perisic dopo un buon inizio campionato aveva infilato una serie di giornate anonime da record. A Parma e Vienna, dopo due primi tempi a marce ridotte, è cominciato il cambio di passo. Con la Sampdoria il numero 44 ha dato l’assist a D’Ambrosio con tanto di festeggiamento sopra le righe; due sere fa a San Siro nel ritorno contro il Rapid è stato l’uomo simbolo: un gol gioiello, un altro assist (per il 4-0 di Politano), un linguaggio del corpo finalmente da leader. Il futuro a fine stagione non è ancora scritto, ma queste ultime partite hanno dimostrato che Perisic vuole essere ancora determinante per l’Inter: poi, con la Champions riconquistata e con una corsa in Europa League più lunga possibile, si vedrà se il matrimonio con i nerazzurri continuerà ancora", si legge su La Gazzetta dello Sport.

NAINGGOLAN - "I chili persi e la fiducia ritrovata lo hanno rimesso in piedi. Il Rapid, spento dopo meno di 20 minuti, non era un test a livello Ninja: ha corricchiato, non si è spremuto, ma ha dimostrato di esserci eccome. Lo score delle ultime 4 uscite del Ninja è la conferma: ha giocato la bellezza di 350 minuti, mettendo tanti chilometri nelle gambe, ha ricominciato a ringhiare e servire palloni agli attaccanti (vedi l’assist per Lautaro a Parma), ha ritrovato il gol (contro la Sampdoria) e quegli strappi di cui l’Inter ha bisogno per correre ad alta velocità in Serie A e in Europa League", analizza il quotidiano.

LAUTARO - "I gradi di titolare hanno cambiato la stagione di Lautaro Martinez, anche se è rimasto a secco nelle ultime due uscite. Il gol di Parma, con l’amico Icardi in campo, ha ridato luce all’Inter, poi il Toro argentino è stato sempre in campo dall’inizio: ancora decisivo a Vienna, successivamente ha fatto tanto di quello che piace a Spalletti. Difese della palla, spallate nell’area avversaria, chili di cattiveria, senza bisogno di dover spaccare il mondo nell’emergenza come gli era capitato nei primi mesi italiani".

VECINO - "L’Europa League ha rigenerato anche Matias Vecino: la foto della stagione dell’uruguaiano era il gol al Tottenham in Champions a metà settembre. Matias è tornato a giocare con continuità, ha segnato la seconda rete a San Siro contro il Rapid e ha dato velocità al gioco nerazzurro, cosa abbastanza rara. Domani sera riabbraccia la «sua» Firenze e chissà che non riesca a sbloccarsi anche in Serie A, dove non segna dal gol-Champions alla Lazio di un campionato fa. Ritrovarlo fisicamente al top è un’altra arma in più di Spalletti", riporta la Gazzetta dello Sport

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