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De Laurentiis: “No tetto a extracomunitari in Serie A. Italiani? In B o in C”

Il presidente del Napoli si dice contrario a un limite sugli stranieri in campo, ma favorevole all'introduzione delle squadre B

Fabio Alampi

Nel corso di un incontro a Madrid con l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha risposto così a chi gli chiede se gli dispiacesse il fatto di avere un solo giocatore italiano in campo: "Non mi dispiace affatto, perche' io sarei per mettere gli italiani in serie B e in serie C, dove farei crescere i nuovi eroi, con un tetto di 25 anni massimo. E lascerei la serie A, che è un'industria, libera come accade in Belgio e in Portogallo di fare qualunque tipo di acquisto di extracomunitari. Piuttosto, mi sembra incredibile che Tavecchio o il nuovo presidente della Figc possano ammettere l'iscrizione di squadre che hanno i bilanci dissestati. Agnelli ed io eravamo assolutamente favorevoli alle seconde squadre, ma siamo stati 'segati' da Lotito che controlla quei 14/15 club minori. Eppure sono le prime sei squadre che fanno vendere il prodotto a Mediaset, Sky e Rai e che fanno la serie A".

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