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De Laurentiis: “Preso Pavoletti, visite a giorni. Gap con la Juve? Io così forti non li vedo”

Gli auguri del presidente azzurro, in collegamento con Sky, hanno sfiorato alcuni temi di mercato e del campionato

Dario Di Noi

In occasione della vigilia di Natale, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis si è concesso alle telecamere di Sky per fare gli auguri ai suoi tifosi. Dal mercato al Real Madrid, fino al gap con la Juventus. Ecco le sue parole.

REGALI - "Fatti i regali? Sì sì, mi manca solo il regalo più importante, da fare ai tifosi. Ma c’è tempo, il nostro Natale non finisce mai. Ogni partita può essere un regalo. Pavoletti? Deve fare le visite nei prossimi giorni, auguriamoci che sia un Pavoletti forte, in forma e capace di darci una continuità che oggi non ci manca. Mertens lo chiamavate falso nueve, ma si è dichiarato un vero nueve".

PERSONALITA' - "Deficit in personalità? Il Napoli non ha nessun deficit, ha una rosa molto ampia che non è stata ancora tutta scoperta. Sarri è un grandissimo allenatore, ma come tutti i toscani è molto attento, guida la società anche per se stesso. In fondo gli allenatori devono ancora prendere quella sicurezza di non essere necessariamente creature sostituibili. Ma non è un problema di Sarri: in generale, quando leggo le interviste degli allenatori, vedo sempre in loro quella paura di essere esonerati. Secondo me invece l’allenatore dev’essere una parte forte della società, è a tutti gli effetti un dipendente con cui rapportarsi".

2016 - "Momento più bello del 2016? Sono tutti momenti molto belli, perché questo Napoli - per merito di Sarri - fa divertire quando gioca perchè si diverte lui stesso a giocare. E’ un metodo che Sarri ha inventato ed esportato al Napoli. Nessuno si può lamentare se qualche volta non sei preciso e perfetto. Vedo certe partite in cui mi addormento, sono quelle degli altri, mentre a noi non succede mai. Fiorentina-Napoli è stata giudicata da voi di Sky come una bellissima partita, volevate i supplementari. Se il gioco deve essere anche spettacolo, mi son sposato il regista giusto. Il matrimonio con Sarri è stato la cosa giusta Cosa non rifarei? Io stamattina l’ho già dimenticata, penso già al domani".

REAL MADRID - "Dopo 30 anni la partita delle partite. Non ero mai riuscito ad ospitarlo il Real, ci sono riuscito solo con il Barcellona, al Gamper e a Ginevra. Il Real è una grandissima squadra, ha un fatturato 4 volte superiore al nostro. Mi diverte vedere come David si comporterà contro Golia. E’ importante far vedere il nostro gioco ed è importante che i giocatori facciano vedere la loro personalità. Ronaldo all’Europeo, da infortunato e fuori dal campo, è riuscito a scavalcare l’allenatore e a dar consigli alla sua squadra fino a farla vincere. Non è una cosa da sottovalutare. Lì ci vuole tanta forza psicologica,  fermo restando che quando verranno al San Paolo potremo rivendicare la nostra di autorità. Sarà stracolmo, ci sarà il record dei record di presenze. Non verranno solo gli 'aficionados', ma anche tutti quelli che non si sa dove siano, quelli che si professano tifosissimi del Napoli ma poi vengono allo stadio una volta ogni 30 anni".

GAP CON LA JUVE - "Noi a Doha l’abbiamo battuta come lo ha fatto il Milan ieri. Noi fummo anche più spettacolari. Mi sono divertito ieri, a parte in certi momenti. Il Milan mi è piaciuto, sentiva la partita e i giocatori hanno dato il massimo del massimo. Hanno due o tre giocatori che mi piacciono tantissimo, farebbero al caso nostro. Non faccio nomi, ma li ammiro, sono ben allenati. Montella sta facendo molto bene. Il gap con la Juve c’è soltanto societariamente, nel senso che loro hanno una storia immensa perché immensa è la storia della loro famiglia. Se l’Italia ha avuto un Re è stato Agnelli, e prima di lui Valletta che gli ha creato un impero. La Juventus è una goccia nell’oceano della famiglia Fiat, Chrysler, Alfa Romeo, Lancia… Di che parliamo? E’ roba da far paura. Non ce n’è per nessuno, nemmeno per Real, Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea, Manchester United, Manchester City o arabi. E’ il top del top. Ma io così forti non li vedo. E la loro forza sta nella continuità e nella convinzione di essere la Juventus".

MERTENS - "E' uno scugnizzo, veramente ha la faccia da scugnizzo, forse anche più di Insigne. Diciamo che Mertens è uno scugnizzo spensierato, Insigne uno scugnizzo pensieroso".

CINESI - "Io non venderò mai il Napoli fino a che non mi sarò stancato del mondo del calcio: Ma siccome ho solo 25 anni d’esperienza in questo mondo, essersi stancato in così poco tempo non è possibile".

(Sky)