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Facchetti: “Inter, con la Fiorentina voglio conferme. Chiesa ottimo, rivorrei Benassi”

Le parole di Gianfelice Facchetti

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni di ViolaNews, Gianfelice Facchetti ha parlato in vista della sfida di domenica sera tra la Fiorentina e l'Inter: “Da parte dell’Inter mi aspetto delle conferme di quello che si è visto nelle ultime due partite (vittorie con Parma e Sampdoria, ndr). Quella contro la Fiorentina sarà una gara complicata perché il Franchi è sempre stato uno stadio difficile da espugnare per tutte le big del campionato. Il pubblico viola è molto caloroso e questo trasmette una forza in più alla squadra. Dall’Inter vorrei vedere una continuità di reazione dopo il momento difficile vissuto a gennaio. Contro Parma e Sampdoria i giocatori più discussi si sono messi in carreggiata, adesso bisogna vederli all’opera in una partita più difficile in un campo storicamente complicato”.

Da osservatore esterno che impressione le sta facendo la Fiorentina?

“E’ una squadra compatta, con tanti punti di forza e una sfrontatezza dettata dai tanti giocatori giovani presenti in rosa. Le insidie non mancheranno, ma sono abbastanza ottimista per domenica sera. Ha tanta qualità, ma quando una formazione è composta da tanti giovani fatica di più a trovare continuità di risultati. Credo, comunque, che possa conquistare l’Europa League, o tramite il campionato o la Coppa Italia. Mi sembra una delle squadre più accreditate per raggiungerla”.

Sulla panchina della Fiorentina c’è Pioli. Immagino che abbia lasciato un buon ricordo nella Milano nerazzurra.

“Pioli è stato da subito benvoluto, i tifosi sono sempre stati dalla sua parte, tanto che, quando torna a San Siro, l’accoglienza non è mai banale perché non ha mai nascosto le sue simpatie giovanili per l’Inter. Ha vissuto con entusiasmo l’incarico di allenatore della squadra nerazzurra. Purtroppo è arrivato in un momento di transizione societaria, questo non gli ha agevolato il lavoro”.

In quella nerazzurra, invece, c’è Spalletti. Lo vedrebbe bene alla guida della Fiorentina?

“Quando c’è troppo coinvolgimento, i matrimoni sono sempre rischiosi. Lo dico da tifoso di una squadra abbastanza lunatica. Spalletti è un tipo fumantino, non so come potrebbe trovarsi in una piazza calda come Firenze. Chissà, un giorno potrebbe occupare la panchina viola”.

Tante squadre hanno messo Chiesa nel mirino, compresa la sua Inter.

“Impossibile non apprezzare un ragazzo con questa forza e con questa tecnica. Nella mia squadra mi piacerebbe vedere il giusto mix tra giocatori italiani e stranieri, quindi qualche volto capace di garantire un futuro a lunga scadenza. Un altro giocatore che non mi dispiacerebbe rivedere in maglia nerazzurra è Benassi. E’ uscito dal vivaio in anni in cui l’Inter si poteva permettere di fare a meno dei ragazzi della Primavera, se non al fine di monetizzare per puntare a giocatori più costosi”.

A proposito di Chiesa, qual è la sua opinione sull’episodio di domenica scorsa a Ferrara?

“Il fatto di perdere in casa una partita quando sembrava vinta ti porta a brontolare e ad alzare i toni. Penso che la tecnologia qualche beneficio l’abbia portato. Probabilmente ci sono dei punti ciechi da approfondire rispetto al protocollo e a delle casualità che non si sono mai verificate. Alcuni giudizi che ho sentito su Chiesa mi sono sembrati inappropriati. E’ un ragazzo che esprime la gioia di giocare a pallone. Non bisogna farsi fregare dall’emotività di una situazione negativa nel corso di una partita per giudicare un ragazzo che incarna la bellezza del calcio. Non ci possiamo permettere di appiccicare ad atleti come Chiesa delle etichette che non si meritano. E’ un ragazzo da preservare”.