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Garlando (GdS): “L’Inter porta a casa più di tre punti. La sosta permetterà a Spalletti…”

Vittorie in Emilia per Inter e Juventus con protagonisti diversi

Francesco Parrone

Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Luigi Garlando mette in risalto il ritorno in campo di Radja Nainggolan che ha trovato subito il gol contro il Bologna e le difficoltà di Cristiano Ronaldo in queste prime tre gare di campionato con la maglia della Juventus"L’Inter trova subito Nainggolan, la Juve cerca ancora Cristiano Ronaldo. Neppure al terzo giro è arrivato il primo gol italiano del penta-Pallone d’oro. Allegri, giunto alla sosta a punteggio pieno, non ne fa una malattia. Semmai lo preoccupano di più le sinistre coincidenze con l’esordio di Verona. Anche a Parma vantaggio lampo, poi calo e pareggio. Altra palla non intercettata in cielo. Là infierì Giaccherini, qua Gervinho, non esattamente Salah. Là segnò Khedira, qua Matuidi. Più luce dai gregari che dalle stelle. Uscito Pjanic, la mediana ha chiuso con Matuidi, Emre Can, Khedira. Che rimanda a quella di Gattuso, Ambrosini, Flamini con cui Allegri ottenne a Bari una vittoria chiave per il suo scudetto milanista. Il pragmatico Max ama queste scelte spiazzanti. I nobili Douglas Costa e Dybala sono entrati solo nel finale, Cancelo è rimasto fuori. Una Juve solida e ruvida alla Mandzukic. Ma questa squadra è stata costruita per la Champions e in Champions la svangano i campioni. Nel rispetto degli equilibri, Allegri dovrà presto recuperare qualità di gioco e giocate, anche per aiutare CR7 che è ancora in fase di studio e un filo di umanissima ansia la soffre. Si vede. Per un tipo che ha il record di 11 partite consecutive con gol in Champions, passarne 3 a digiuno in Serie A un po’ disturba. Quando imparerà a dividersi meglio gli spazi con Mandzu, quando avrà più vicini Dybala e Costa, quando la Juve si sintonizzerà sulla sua velocità di pensiero e lo servirà meglio, le cose andranno a posto. Intanto l’ottimo Parma, che ha avuto l’ultima palla tra i piedi per pareggiare, ha spedito un messaggio tranquillizzante al campionato: la Juve è fortissima, ma non mangia i bambini. Ci si può giocare e perfino sognare.

L’Inter porta a casa da Bologna molto più dei 3 punti. Nainggolan, prima di tutto. E’ stato acquistato per due ragioni: rafforzare la personalità agonistica della squadra, aumentare la qualità offensiva. Eccolo. Il Ninja, al debutto, è partito forte, è stato la scintilla d’accensione. Poi si è un po’ smarrito nelle difficoltà del match, ma è riemerso per segnare la rete più importante. E come ha segnato? Stop di sinistro e destro al volo. Su un campo così brutto, in spazi così stretti, serviva una giocata di qualità superiore. Il Ninja è questo: furore e poesia, tutto e il contrario di tutto. Può tatuarsi da giostraio e uscire con Fabrizio Corona e poi festeggiare un gol con un gentile inchino teatrale. Ieri ha riempito spesso lo spazio svuotato dall’infortunio di Icardi, ma a rimorchio di Mauro, su sponde e seconde palle, potrà essere anche più pericoloso. Importante pure il ritorno al gol dopo 16 mesi di Candreva, opzione preziosa per Spalletti. E non solo in fascia. La sua qualità di spinta e di incursione può fruttare anche a sostegno di Brozovic, in mediana, dove Candreva è cresciuto e dove anche ieri, per un’ora, l’Inter ha faticato a costruire. Del mancato arrivo di Modric o di un principio attivo in regia si sa. Ma intanto è arrivato Nainggolan, Candreva è tornato, Gagliardini è cresciuto e Spalletti ha ampliato le sue bocche da gol che nel torneo scorso erano quasi solo Icardi e Perisic. I croati stanno smaltendo il Mondiale, la sosta aiuterà i lavori in cantiere, soprattutto sulle linee di gioco. Nel primo tempo i nerazzurri si passavano la palla quasi solo da fermi. Come nel Subbuteo. Nessuno dettava l’idea negli spazi e oltre la linea del Bologna. Ma fino al derby della nona giornata, il calendario consente a Spalletti di rifinire il progetto e di riportarlo in linea con le alte ambizioni estive".

(Fonte: Luigi Garlando, La Gazzetta dello Sport 2/9/18)

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