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Il Fairplay funziona: rosso svanito, l’Italia sorride. E se entrasse in vigore la luxury tax…

Il regolamento entrato in vigore nel 2011 sta dando importanti frutti e ora si pensa ad alcune modifiche

Andrea Della Sala

Per la prima volta il calcio europeo e italiano salutano il rosso di bilancio. E' un segnale che il tanto criticato Fairplay sta funzionando e sta mantenendo gli obiettivi che si era posto. Se nel 1996 i massimi campionati d'Europa fatturavano in totale 2,8 miliardi di euro, ora nel 2018 questa cifra è schizzata oltre i 20 miliardi. Da quando è entrato in vigore il Fairplay il trend è stato invertito passando da un passivo di 1,1 miliardi nel 2012 a un +600 nel 2017.

"Dei 20 e passa miliardi di fatturato, circa 15 appartengono ai 5 campionati top. Su tutti la Premier League inglese che, nel 2017, ha avuto ricavi per 5,34 miliardi, grazie all’aumento spaventoso dei diritti tv (e sarebbero stati di più senza la sterlina svalutata del 12%). Seguono Spagna (2,89) e Germania (2,80). L’Italia è stabilmente quarta con quasi 2,2 miliardi: se nel ranking Uefa il sorpasso alla Germania è riuscito, in quello finanziario ancora no. La Francia è alle spalle (1,64)", analizza La Gazzetta dello Sport. "L’Inghilterra ha un megafatturato, spende più tutti, ma continua lo stesso a guadagnare. Il rapporto tra utili e perdite è +10,3%. In questa classifica, l’Italia è al terzo posto con un +3,7%: circa 85 milioni di utile. Dal 2010 al 2016 la Serie A aveva registrato perdite molto superiori alle entrate, tra il 10 e il 20%: nel 2016 il deficit era stato 200 milioni. Questa è una prima storica. È scesa anche l’incidenza dei salari sui ricavi, il 66%: c’è stato un freno ai costi".

Dopo questo importante cambiamento, ora i grandi club si aspettano di poter spendere di più. "Una strada sarebbe l’introduzione di una «luxury tax»: sugli acquisti, sugli stipendi oppure, meglio ancora, sul rifinanziamento. Esempio: un club ha uno sbilancio di 90 milioni? Li versa liberamente nelle casse ma, al contempo, ne dà altri 90, o una percentuale minore, al sistema".

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