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il Messaggero – Spalletti dà lezioni al presuntuso Pioli. Il tecnico dell’Inter…

I giallorossi sbancano Milano: Inter travolta da due reti di Nainggolan e poi dal rigore di Perotti

Francesco Parrone

Il quotidiano romano il Messaggerocritica le scelte di Stefano Pioli sulla formazione che ha schierato nel match contro la Roma"La notte di San Siro incorona la Roma. Che, confermandosi l’autentica rivale della Juve capolista (ancora a più 7), tiene aperto il campionato a 12 giornate dal traguardo: 3 a 1, meritato e coinvolgente, all’Inter. Risultato che è la sintesi della prestazione sontuosa dei singoli e dalla maturità certificata del gruppo. Prova di forza, per il blindare il 2° posto staccando il Napoli (ora a meno 5) e avvertire la Lazio (mercoledì la semifinale d’andata di Coppa Italia), con il timbro del giocatore-simbolo: Nainggolan, che indirizza la sfida con una doppietta per tutti i gusti, vantaggio disegnato di classe e raddoppio di potenza, prima del gol di Icardi e del rigore trasformato da Perotti. Spalletti dà la solita lezione a Pioli che, come sempre presuntuoso, sbaglia la formazione di partenza, eccessivamente sbilanciata, e persevera durante il match: la corsa verso il podio per la Champions si interrompe sul più bello.

SUBITO A SPECCHIO - L’Inter spregiudicata e la Roma equilibrata: prima del via, è inequivocabile l’atteggiamento scelto dai tecnici. Che, pur scegliendo lo stesso sistema di gioco, utilizzano sulle corsie interpreti con caratteristiche differenti: Candreva e Perisic, cioè due esterni offensivi, Peres e Juan Jesus, quindi un terzino e un centrale. Nel 3-4-2-1 giallorosso manca Emerson: il suo provino in mattinata non ha convinto e quindi il mancino è finito in panchina. In quello nerazzurro, gli unici difensori sono Murillo e, per l’assenza di Miranda, D’Ambrosio che di solito gioca sulla fascia. Icardi, al rientro dopo i 2 turni di squalifica, può contare sulla presenza, alle sue spalle, di Joao Mario e Brozovic, oltre ovviamente alle ali Candreva e Perisic. Ma, già all’alba del match, è chiaro che la formula spregiudicata può rendere l’assetto vulnerabile.

TRACCIA INCONFONDIBILE -Pioli, insomma, prova a spaventare la Roma. Che, restando se stessa, non patisce il pressing degli avversari. Anzi, organizzata e aggressiva, riparte appoggiandosi a Dzeko che indica la porta ai suoi compagni. Salah chiama subito alla paratona Handanovic che però non arriva sul destro a giro di Nainggolan, ancora su apertura del centravanti. A centrocampo lo scontro è fisico e di qualità. De Rossi tira fuori tutta la sua esperienza per limitare il pischello Gagliardini, Strootman è padrone della sua zona e costringe Kondogbia ad arretrare. Nainggolan aiuta in fase di non possesso e con Salah è sempre pronto alla transizione rapida ed efficace. L’assetto, con il sacrificio di gruppo, garantisce compattezza. Nei pochi casi in cui si allunga, Fazio chiude su Icardi e soprattutto Manolas, pochi secondi dopo la rete di Nainggolan, a buttarsi con il corpo per chiudere la conclusione ravvicinata di Joao Mario. I giallorossi, nella prima parte, hanno la possibilità di concedere il bis: bravo Handanovic a distendersi sul diagonale mirato di Dzeko. Bene, a fine tempo, anche Szczesny sul tiro velenoso di Brozovic.

FISICO BESTIALE - L’Inter accelera dopo l’intervallo: destro di Candreva, ma Szczesny devia ancora in angolo. Ci prova anche Perisic: salva Peres. Pioli ci crede: dentro Eder per Brozovic. Ma paga subito la mossa. Alla prima transizione viene punito da Nainggolan. Che, prima di festeggiare con i tifosi giallorossi in estasi nel terzo anello sud, spara da fuori area il destro del 2 a 0: 12° gol stagionale (e 9° in questo torneo). Dentro anche Gabriel Jesus per Candreva, Perotti per Salah e Banega per Joao Mario. Icardi segna a porta vuota su invito di Perisic. Spalletti sostituisce DeRossi con Paredes. Dzeko salta Medel che lo stende: Perotti trasforma il rigore (12° in campionato concesso ai giallorossi) del 3 a 1. L’attacco da 84 gol, insomma, non si placa".

(Fonte: Ugo Trani, il Messaggero 27/02/17)

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