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Inter: l’estate del 2017 ben diversa da quella del 2016. I nerazzurri si sono trasformati

L'estate dell'Inter 2017 è ben diversa da quella targata 2016

Riccardo Fusato

L'estate dell'Inter 2017 è ben diversa da quella targata 2016. In questo inizio di preparazione, i nerazzurri hanno giocato 5 amichevoli di spessore e, prima del poker di successi  c’era stato infatti l’1-1 con lo Schalke 04, gara giocata 48 ore dopo lo sbarco in Cina. L’anno scorso, di questi tempi, erano arrivate tremende batoste contro Paris Saint Germain (1-3), Bayern Monaco (1-4) e Tottenham (1-6). I numeri raccontano oggi di un mondo ribaltato in casa Inter. E al di là dei risultati, a convincere è il modo in cui i nerazzurri hanno tenuto il campo contro Schalke (1-1), Lione (1-0), Bayern (2-0), Chelsea (2-1) e Villarreal (3-1), squadre messe decisamente sotto per larghi tratti: fase difensiva organizzata e molto attenta; distanze già accettabili fra i reparti; buona personalità nel possesso palla e nell’interpretazione delle transizioni, sia in ripartenza sia nel ripiegare dopo una palla persa in zona pericolo. Il prossimo step sarà quello di alzare il baricentro della squadra, di attaccare palla con continuità già a ridosso dell’area avversaria. E l’altra sera, contro il Villarrel, ecco la dimostrazione pratica di ciò che pretende Spalletti: Vecino in pressing a diciotto metri dalla porta avversaria, palla riconquistata di prepotenza e Jovetic che sfonda. È il segnale di una squadra che ascolta, si applica e crede ciecamente nel proprio tecnico. Sta pagando il duro lavoro tattico sul campo, danno frutti concreti le tante sedute-video con le quali Luciano Spalletti prova ad accelerare la «scolarizzazione» dei suoi ragazzi.

(Gazzetta dello Sport)

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