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Inter, Libero: “Lautaro tira fuori dai guai Spalletti. Icardi ha dimenticato come si segna”

L'analisi del quotidiano dopo la vittoria dei nerazzurri

Marco Astori

La vittoria all'Inter mancava dal 30 dicembre, quando la zampata di Keita piegava l'Empoli. Ieri sera ci ha pensato Lautaro Martinez a rialzare la testa alla squadra nerazzurra, che riconquista i tre punti dopo quasi un mese e mezzo. Libero ha analizzato così il successo della Beneamata: "Come la Juventus, anche l'Inter di Spalletti rischia di rimanere impigliata nella fitta tela tessuta dal Parma di D'Aversa, il re del catenaccio all'italiana (col 37% di possesso palla ha la peggior media della serie A). Visti i risultati dei ducali ci si dimentica spesso che il Parma sarebbe una neopromossa. E invece crea grattacapi a chiunque. L'ironia della sorte è che dopo 79' di forcing disperato la beneamata riesca a ritrovare il gol dopo 6 ore di astinenza in campionato grazie a una ripartenza conclusa in modo magistrale dal neo entrato Lautaro Martinez. Il Toro tira fuori dai guai Spalletti, ma pure i suoi compagni di reparto. E, in generale, gli uomini da cui Spalletti si aspettava risposte. Perisic si danna l'anima per far pace con l'ambiente ma il periodo in naftalina pesa ancora sulle gambe. A Nainggolan, a parte qualche strappo, manca sempre il guizzo che lo rese grande nella Roma. Icardi, da quando è iniziato il chiacchiericcio sul rinnovo di contratto, ha dimenticato come si segna.

In termini di tentativi verso la porta ha già eguagliato la sua striscia positiva più lunga senza reti (15 tiri, ai tempi della Samp), in termini di partite è a 7. L'anno scorso a questo punto della stagione aveva già segnato 18 gol - continua il quotidiano -, quest' anno è fermo a 9. Per carità, in termini di compattezza e di personalità l'Inter ha dominato il campo senza dare l'impressione di essere una squadra in crisi. Ma nel calcio per vincere bisogna far gol. E non è un caso che fino al gol di Martinez l'unico ad aver segnato sia stato un difensore, D'Ambrosio, peraltro di mano (giustamente annullato col Var). Lautaro in pochi minuti ha aiutato Spalletti anche ad esorcizzare lo spettro di Gervinho. L'ivoriano, pupillo di Rudi Garcia, venne spedito in Cina appena 13 giorni dopo il ritorno a Roma del tecnico di Certaldo. 3 anni dopo, per poco, non è lo stesso Gervinho a scaraventarlo nella crisi. Una traversa colpita, diversi contropiedi pericolosi e tanta vivacità. Quella che ancora manca all'Inter. Ma si sa, vincere aiuta a vincere. E con il posto Champions un po' più al sicuro (Lazio e Roma restano a -5) giovedì i nerazzurri potranno provare a ritrovare serenità lontani dalle sabbie mobili della serie A. In casa del Rapid Vienna ci sono i sedicesimi di Europa League. Segnare in trasferta sarebbe parecchio d'aiuto".

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