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Inter-Pordenone, Maza: “C’eravamo vicini, perdere così fa male. Icardi fra i più forti”

Il centrocampista neroverde ha raccontato la notte di San Siro

Marco Macca

Una notte da ricordare, quella del Pordenone a San Siro nel match di Coppa Italia contro l'Inter. Un popolo orgoglioso e sognante si è presentato al Meazza per sostenere i suoi ragazzi, che sono andati a tanto così dall'impresa storica. Una delusione che, come raccontato da Miguel Angel Sainz-Maza a gianlucadimarzio.com, fa ancora male, nonostante tutti i complimenti:

"La delusione è stata fortissima. Mancava così poco… Se avessimo perso 3 a 0, lo avremmo digerito molto meglio. Così fa male e dispiace. Se ci fossimo fermati a riflettere, ci avrebbero fatto gol in due minuti. La svolta c’è stata nell’intervallo. Siamo rientrati negli spogliatoi consapevoli della nostra forza , perché non ci eravamo difesi e basta. Se avessimo segnato, per loro si sarebbe messa male. A Cagliari abbiamo vinto, giocando a viso aperto e meritando il risultato. Prima della partita il Capitano ci ha ricordato come, fin lì, nessuno ci avesse regalato nulla. Ci sono partite in cui devi dare più di tutto quello che hai e con l’Inter era una di quelle. Bastavano due errori in più da parte loro, è stata solo una questione di centimetri. Nello spogliatoio piangevamo, perché sognavamo i quarti e il nostro popolo in festa. Poi il presidente e l’allenatore ci hanno ribadito quanto fossero orgogliosi di noi. Abbiamo fatto qualcosa di grande".

Maza, a fine partita, ha scambiato la maglia con l'amico Mauro Icardi: "L’ho chiesta a lui perché è uno degli attaccanti più forti del mondo. Poi ci conosciamo da tempo: da piccoli ci siamo incrociati spesso, io con la maglia del Racing Santander, lui con quella del Barcellona. Avevamo anche lo stesso procuratore. Lui dopo è venuto in Italia, io invece sono stato chiamato proprio dai blaugrana. Quando ho visto entrare in campo lui, Perisic e Brozovic ho pensato: menomale possono fare solo tre cambi. Fossero stati cinque come in Serie C sarebbero stati cavoli amari".

(Fonte: gianlucadimarzio.com)