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La Dalmine di Gagliardini. Il fratello: “Fiero di lui. Quando mi ha detto dell’Inter…”

I racconti di chi ha conosciuto bene il centrocampista nerazzurro

Marco Macca

La terra che lo ha visto crescere, che lo ha coccolato per poi lasciarlo partire in direzione del grande calcio. Dalmine, piccolo paesino in provincia di Bergamo, è il posto dove Roberto Gagliardini è diventato grande, tra libri, amori e calcio. E la Gazzetta dello Sport, alla vigilia della prima partita del centrocampista dell'Inter a Bergamo da avversario, è andata in quei luoghi, per scoprire il bambino Roberto, quel bravo ragazzo apprezzato da tutti, tra la scuola e la famiglia:

A SCUOLA - "La professoressa Maria Nadia Cartasegna ha insegnato chimica a Roberto e ora è la preside di Giulia, la piccola di casa Gagliardini, iscritta all’ultimo anno, che ogni tanto riceve la visita del fratello fuori da scuola ancora adesso. «Roberto è sempre stato misurato, serio, estroverso ma senza essere eccessivo. Non esistevano giustificazioni o richieste di permesso per uscite anticipate. Studiava e non si accontentava, puntava in alto anche con i voti». A sorreggere il ricordo arrivano altri tre professori: Patrizia Meo, insegnante di francese, Carla Caccianiga, inglese, e Gioacchino Seminara, economia: «Quando gli si chiedeva come avesse trascorso il fine settimana, rispondeva con una filastrocca: “Libri, calcio, calcio, libri"".

FRATELLO - "«Organizzavamo le partite nel parchetto vicino casa ­ ricorda Andrea ­. Spesso il gioco era “tutti contro noi due”. E vincevamo noi due... All’inizio io centrocampista e Roberto attaccante, io lo lanciavo e lui segnava con la squadra del Mariano, una frazione di Dalmine». Il sentimento che li ha sempre legati, forte e robusto, non si è allentato: «Non sono mai stato geloso di Roberto, semmai sono sempre stato orgoglioso perché tutti in famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici. E vederlo in A, è come vedere una parte di me con lui. QuandoRoberto mi ha telefonato in piena notte per dirmi che andava all’Inter, ho pianto»".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)