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La Stampa – Inter e Roma, gemelle obbligate al riscatto. Lazio in agguato…

C’è Inter-Roma, supersfida tra grandi in crisi. Chi sbaglia anche stasera rischia la Champions

Francesco Parrone

La classifica dice che la differenza tra Inter e Roma, di fronte stasera a S. Siro, la sta facendo il 3-1 nerazzurro dell’ Olimpico, il risultato più bugiardo del girone di andata. Da quel 26 agosto, Spalletti e Di Francesco hanno intascato gli stessi 36 punti e le loro squadre hanno avuto un cammino identico: molto bene fino a inizio dicembre, molto male negli ultimi cinque turni. Le similitudini non finiscono qui: proprietà straniere, club costretti a muoversi tra gli stretti paletti imposti dal fair play finanziario Uefae, sul campo, difese in questa stagione ben più affidabili degli attacchi.

Secondo La Stampa due gemelle, praticamente. Ormai sul punto di separarsi, però. Ci sta pensando il mercato, con l’Inter puntellata dai prestiti di Lisandro Lopez e di Rafinha e con l’affare Dzeko-Chelsea che potrebbe invece destabilizzare la Roma. C’è poi la sfida di stasera: comunque una svolta, anche se Spalletti si affretta a precisare che «non sarà decisiva perché mancano troppe partite». Vero fino a un certo punto. Perché dopo un mese orribile, per risultati e gioco, entrambe ora hanno l’obbligo del riscatto. Tre punti e due soli gol (firmati Icardi) per l’ Inter, cinque punti (con l’unico successo sul Cagliari arrivato al 94’ con una rete contestata) e tre gol per la Roma: chi non riparte deciso si ritroverà con il morale sotto i tacchetti e scomodamente in coda nella corsa a tre per i due posti-Championsin palio dietro Napoli e Juventus. Mentre un pari farebbe contenta soprattutto la Lazio, sulla carta la più in salute nella lotta per la terza posizione.

Aspettando Rafinha - Guai ai vinti, insomma. Anche se, in verità, una possibilità di rifarsi ci sarebbe ancora. Per la Roma l’ultima chance di rilancio diventerebbe il recupero di mercoledì in casa Samp. Per l’ Inter si chiamerebbe Rafinha, l’arrivo di qualità in grado di rivitalizzare una fase offensiva asfittica e prevedibile. Sull’ex Barça, però, Spalletti usa grande prudenza: «È inoperoso da un bel po’ e c’è da aspettare. Sta a noi aiutarlo a ritrovare la condizione perché possa darci una mano». Intanto, tocca ai soliti ripartire cambiando marcia: «Sono quelli che hanno pedalato finora che devono fare un balzo in avanti per ridare fiducia alle nostre prospettive».

(Fonte: Robero Condio, La Stampa 21/01/18)

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