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L’Inter ha ritrovato gambe, brillantezza ed un’identità. La porta di Handanovic…

Stefano Pioli sta cercando di rimettere in sesto l'Inter e, seppur il cantiere sia ancora aperto, il progetto sembra già avere delle fondamenta solide

Riccardo Fusato

Stefano Pioli sta cercando di rimettere in sesto l'Inter e, seppur il cantiere sia ancora aperto, il progetto sembra già avere delle fondamenta solide. In poco più di due mesi di lavoro, il 51enne tecnico parmigiano ha messo a posto parecchie cose: la squadra oggi ha riacquistato gambe e brillantezza, ha finalmente un’identità tattica ben precisa, è tornata in piena corsa per un posto Champions, segna poi 2 gol a partita in campionato e inizia a trovare i giusti equilibri anche dietro. Sembrava un problema insormontabile la fase difensiva: male con De Boer, malino all’inizio dell’avventura di Pioli. Ma il lavoro tattico di quest’ultimo è stato massiccio fin dalle prime sedute: qualche sbandamento iniziale (2 gol presi nel derby, 3 in Israele, 2 con la Fiorentina e 3 col Napoli), poi un sensibile miglioramento, e la porta di Handanovic inviolata quattro volte nelle ultime sei gare di campionato, contro Genoa, Sassuolo, Lazio e appunto Palermo. L’unico piccolo passaggio a vuoto in tempi recenti va registrato in Coppa Italia, ottavi di finale col Bologna: sprecato un doppio vantaggio prima di chiudere comunque 3-2 (rete di Candreva) ai tempi supplementari.

(Gazzetta dello Sport)

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