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L’Inter ritrova spirito e identità. Spalletti blocca ancora una volta il Napoli di Sarri

I nerazzurri si sono resi protagonisti di una gara autorevole contro il Napoli

Andrea Della Sala

Con il pareggio tra Inter e Napoli, la Juve rimane in testa alla classifica nonostante abbia una partita in meno. Dall'Inter arriva un regalo ai bianconeri, ma in realtà l’Inter fa un grosso favore a se stessa, ritrova spirito e identità di squadra che aveva nel girone d’andata. Punto pesante, perché i nerazzurri se lo sono presi con una prestazione autorevole, difensiva il giusto. Anzi, nei primi scorci dei due tempi sono stati gli interisti a mordere la partita per impossessarsene. Il Napoli si è inceppato: un punto nelle ultime due gare, il ribasso è evidente. Luciano Spalletti si conferma il miglior esorcista del sarrismo. In cinque confronti diretti col collega coetaneo ha perso una sola volta, per il resto due vittorie e due pareggi.

L'Inter ha mostrato personalità e pressione. Ci voleva la maestà del Napoli per risvegliare gli «spallettiani» dalla letargia. Sofferenti e inebetiti contro il Benevento, propositivi e dinamici al cospetto degli azzurri maestri di palleggio. I piani tecnico-tattici di Spalletti sono stati corretti, coraggiosi e fruttuosi il giusto. L’allenatore ha piazzato Rafinha dietro Icardi col compito di imbeccarlo, missione poco compiuta, e di annebbiare la vista a Jorginho col pressing in non possesso, mansione esercitata con blande maniere, ma in qualche modo eseguita. Spalletti non ha però rinunciato a Brozovic, lo ha collocato in mediana a fianco di Gagliardini. Scelta pericolosa, il croato vive di lune buone e storte, di bagliori e oscuramenti. Ieri era in versione luna piena e in asse con Gagliardini ha incollato le linee, le ha rese sostenibili. A Spalletti è mancata una risposta individuale sulla sinistra, quel Perisic smarrito nel bosco dell’inedia, in attesa di Mondiale. Diverso discorso per Rafinha indiscutibile quanto a piede, ma privo della forza di cui avrebbe bisogno: lunga è la strada del recupero dal crack a un ginocchio ed è giusto avere massima comprensione. Il Napoli è sembrato stupito dalla presenza scenica dell’Inter, forse s’aspettava un avversario più dimesso, e ha sofferto di singhiozzo al giropalla – possesso imponente per cifra, al 65,4%, ma non per incisività – e di vacillamenti sulla propria sinistra, dove Cancelo e Candreva creavano spazi con reciproci elastici.

(La Gazzetta dello Sport)

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