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Milan, Gattuso: “Esonero? Succede agli altri e può succedere pure a me. Ma l’obiettivo…”

L'allenatore del Milan ha parlato dopo la gara con il Frosinone finita 0-0

Eva A. Provenzano

Dopo il pareggio con il Frosinone, Gennaro Gattuso, ai microfoni di Dazn ha analizzato la prestazione della sua squadra e in generale il periodo che sta vivendo il Milan: «Abbiamo fatto una pessima partita nel primo tempo, meglio il gioco con la Fiorentina, oggi abbiamo regalato un tempo al Frosinone, ci hanno battuto sui contrasti, giusto che ci assumiamo delle responsabilità perché se vuoi arrivare al quarto posto non puoi fare certe prestazioni». E poi ha anche aggiunto: «Per fare gol bisogna buttarla dentro, non siamo precisi, sbagliato quello che arrivi e bisogna vedere anche come difendiamo. Non ci attacchiamo alla sfortuna, bisogna essere freddi e precisi e non lo siamo. Queste partite non si affrontano così non siamo brillanti e non arrivano i risultati e non accetto prestazioni come quello del primo tempo. Se mi sento tranquillo? Penso alla squadra non al mio orticello, dipendo dai risultati e mi assumo le mie responsabilità, il capitano della barca sono io e le responsabilità me le assumo io, poi c'è chi giudica, tanti giocano al di sotto del loro meglio e io mi devo assumere il compito di farli migliorare».

Più o meno le stesse parole che l'allenatore del Milan ha usato a SkySport: «Il rammarico è il primo tempo. Nel secondo tempo poi è stata un'altra gara, quel primo tempo mi ha fatto innervosire tanto». 

-Problema di comunicazione o di amor proprio?

Quando non c'è tranquillità e non si vince da tempo subentra la paura e il braccino del tennista e poi impegnarsi di più. La parola amor proprio non è quella giusta ora. 

-Higuain ha numeri da crisi: gli avevi detto di stare tranquillo ma non cambia nulla, come si svolta?

Bisogna avere la bravura di buttarla dentro ma facciamo fatica a concretizzare. Penso che è inutile a stare a fare processi, si vince e si perde tutti insieme: le colpe ce l'abbiamo tutti e bisogna andare avanti. 

-Preoccupato per la tua posizione? 

Fa parte del gioco, succede agli altri e può succedere anche a me. Mi interessa però tenere la squadra sul pezzo e farle pensare che l'obiettivo è ancora lì. Se verranno fatte altre scelte poi avrò qualcosa da rimproverarmi ma la coscienza è pulita. Il problema in questo momento è trovare la tranquillità e farli giocare al massimo, non cambia ritiro o non ritiro, non è quello a farti svoltare. 

-Ha fatto richieste alle società per il mercato?

Se ne occupano Maldini e Leonardo, io sono l'allenatore di questa squadra. Queste domande fatele a lui. 

(Fonte: DAZN e SS24)

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