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Prigioniero dopo aver rifiutato l’Inter: l’ex obiettivo nerazzurro bloccato da… Suning

Pugno di ferro da parte del colosso proprietario del club di corso Vittorio Emanuele

Daniele Vitiello

E' abbastanza singolare la vicenda che vede protagonista il brasiliano Ramires, il cui cartellino è di proprietà del Jiangsu Suning. Il centrocampista piace molto alla Lazio, ma un suo trasferimento sembra ipotesi assolutamente remota: "I manager di Leiva sono attesi a Roma in questa settimana, l’incontro per il rinnovo del regista è imminente. Gli agenti di Leiva sono gli stessi di Felipe Anderson e di Ramires, il centrocampista dello Jiangsu che in estate era stato individuato per l’eventuale sostituzione di Milinkovic. L’occasione può fare gioco, ossia può servire per riparlare di Ramires, ancora “prigioniero” dello Jiangsu. È bloccato in Cina e i suoi procuratori, Joorabchian e Bertolucci, da mesi stanno provando a liberarlo. Ramires era in parola con la Lazio, aveva dato l’assenso al trasferimento, s’era messo in attesa", scrive il Corriere dello Sport.

Ma da dove nasce il pugno duro del colosso cinese? Lo spiegano i colleghi del Corriere dello Sport: "L’ex Chelsea è sotto contratto con lo Jiangsu fino al dicembre 2019. Suning non gli ha fatto sconti e gli ha fatto pagare il no al trasferimento all’Inter (gennaio scorso) e il no al rinnovo. Ramires, fallito il trasferimento alla Lazio, è stato vicino al Benfica. Lo Jiangsu non ha acconsentito, lo avrebbe fatto solo ottenendo la firma di Ramires su un nuovo contratto. La guerra va avanti da tre mesi e proseguirà. Gli agenti di Ramires sfrutteranno l’incontro per il rinnovo di Leiva per riproporre il centrocampista brasiliano in ottica futura. A giugno Suning e il giocatore dovranno trovare un accordo. Ramires è fuori squadra da marzo, si allena con la squadra B. Compirà 32 anni nel marzo 2019, vuole lasciare la Cina dopo due anni e mezzo, per motivi familiari".

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