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QS – Inter, a gennaio si muoverà qualcosa sul mercato: ma niente spese pazze. A giugno…

Il quotidiano fa un prospetto sui prossimi mercati che l'Inter potrà operare

Marco Astori

Sono giorni importanti per il futuro del calcio e, nello specifico, dell'Inter: a Pechino si sta infatti svolgendo il congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, in cui si affronterà anche il tema degli investimenti all'estero. E non può che essere coinvolto anche il mercato dell'Inter, come si legge tra le pagine del Quotidiano Sportivo: "Gli spifferi provenienti dal mondo nerazzurro in queste settimane fanno intendere che a gennaio qualcosa si muoverà, anche se non sono in previsione spese pazze. L’Inter ha bisogno di mettere a posto la rosa soprattutto per quanto riguarda i centrali difensivi, dove i soli Miranda, Skriniar e Ranocchia (prima scelta in caso di eventuale forfait di uno degli altri due) non sono numericamente sufficienti per poter stare tranquilli. Per questo nell'ultima finestra si è cercato, senza grandi fondi a disposizione, di prendere un elemento di valore in prestito. Tentativi vani, perché né Mangalà né Mustafi (primi nomi sul taccuino di Ausilio e Sabatini) erano in vendita a condizioni vantaggiose.

Come detto - continua il quotidiano -, il vero spartiacque sarà l’approdo o meno nell’Europa che conta, conseguente all’arrivo nei primi quattro posti in Serie A. Allora, a giugno, potrà essere possibile mettere mano al portafoglio in maniera più robusta e magari acquistare il trequartista con caratteristiche da incursore richiesto da Luciano Spalletti. Sotto questo punto di vista, a livello comunicativo, una grossa mano a Suning la sta dando non solo la buona classifica in campionato, ma anche la volontà del tecnico di non forzare la mano alla società. «Mi sono state fatte delle promesse, se non saranno mantenute verrò qui a dirlo», furono le sue parole in ritiro, ma quando ad agosto la proprietà ha fatto marcia indietro sulle reali possibilità economiche l’allenatore ha scelto di accettare comunque la scommessa. La strategia, per coerenza, dovrebbe restare la medesima anche nei mesi a venire".

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