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Ravezzani: “L’Inter d’inizio stagione ha avuto due problemi: Icardi e gli arbitri. Ora…”

Questo il parere del direttore di TeleLombardia

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna di Tuttosport, il direttore di TeleLombardia Fabio Ravezzani ha parlato dell'inizio di stagione dell'Inter: "Raramente ho visto tanta fatica sprecata come per le analisi sull’avvio stentato dell’Inter in questa stagione. I toni sono diventati in poche settimane da preoccupati ad apocalittici. Colpa del mercato, no dei croati in ritardo di condizione, no è Spalletti che non capisce un fico secco, no è Nainngolan che fa le ore piccole con altri compagni di bisboccia, no è Handanovic da pensionare. Presente nero, futuro nerissimo: la solita Inter che promette ma non mantiene, sarà una stagione deprimente… È bastata una zuccata di Vecino a tempo quasi scaduto per dissolvere gli sforzi neuronali più estremi di troppi menagramo. La verità, come si è evinto martedi sera è molto più semplice. L’Inter d’inizio stagione ha avuto solo due problemi contingenti, facilmente identificabili e risolvibili. Il primo si chiamava Icardi: se il tuo bomber e capitano che viaggia a una media di 0,8 gol a partita non ne segna nemmeno uno in 3, hai un grosso ed evidente handicap che fatichi a superare.

Se poi in 2 gare su 4 gli arbitri ti negano 2 rigori enormi e convalidano una rete in fuorigioco, diventa davvero difficile vincere. L’Inter martedì sera non è rinata, semplicemente perché non era mai morta. E il boato di San Siro è servito a mettere in fuga troppi corvi che svolazzavano compiaciuti intorno a squadra e allenatore. Tutto risolto, allora? No, non ancora. Perché la forza della squadra (Icardi) ne è al momento anche il limite. L’Inter che sale baldanzosa alla ribalta della Champions sa che per restare in alto e per recuperare in campionato avrà bisogno del bomber sempre al meglio e di qualcuno che gli cresca vicino, in attesa di capire se Lautaro è il fenomeno che abbiamo ammirato in precampionato. In questo senso la partita col Tottenham è stata emblematica. La squadra era depressa, ingrigita, chiusa in sé stessa come il pubblico che assisteva attonito alla partita. Serviva una scossa elettrica, serviva che la desse il capitano. Dopo il suo gol s’è vista un’altra Inter. La squadra è andata in euforia, ha travolto il Tottenham, è uscita in un trionfo di cori, bandiere, entusiasmi ed ottimismi sul futuro. Ben ritrovato Icardi, ben ritrovata, Inter. Almeno per qualche giorno i corvi svolazzeranno altrove".

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