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Repubblica – L’Inter attende ancora Conte, insieme ad Oriali. Con queste voci, Pioli…

COMO, ITALY - AUGUST 27:  Coach Italy Antonio Conte and Team Manager Italy Gabriele Oriali during FC Internazionale Training Session at Appiano Gentile on August 27, 2014 in Como, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Le continue indiscrezioni su Antonio Conte avrebbero indebolito la figura autoritaria di Stefano Pioli

Marco Astori

Il mese di aprile è stato pieno di delusioni per l'Inter: appena due punti conquistati nelle ultime cinque partite e un crollo psicofisico. Le colpe sono state divise tra società, allenatore e giocatori, ma, secondo quanto riporta Repubblica, i primi a prendersi le proprie responsabilità, dovrebbero essere Icardi e co.: "Il comportamento di alcuni giocatori, in campo e fuori, di recente è stato assai criticabile". Il lavoro di Pioli, infatti, secondo lo stesso quotidiano, sarebbe stato influenzato dalle continue indiscrezioni su Antonio Conte e su un suo possibile approdo sulla panchina nerazzurra: "In fondo Pioli, persona seria ed ennesima vittima della Pinetina, è stato travolto dall'insuccesso da marzo in poi, quando le voci sui contatti tra l'Inter e Antonio Conte sono diventate una certezza, e i giocatori hanno recepito al volo: Pioli non sarebbe stato il prossimo allenatore, quindi Pioli era indebolito nella sua autorità, quindi regoliamoci di conseguenza. Pessimo atteggiamento, che poi si è riverberato negli allenamenti nelle prestazioni. Anche per ovviare a simili situazioni, l'Inter sta cercando di dotarsi di una struttura societaria più forte, e da qui contatti con Gabriele Oriali. Che arriverebbe in ticket con Antonio Conte, sì, ma non necessariamente. Solo che Oriali a un contratto con la FIGC, che deve liberarlo, e soprattutto vorrebbe capire il ruolo che l'Inter vuole destinargli, le sue competenze, i suoi confini e i margini di manovra eventuali. Intanto il club attende che Conte decida il suo futuro, dopo avergli prospettato un ruolo con pieni poteri alla Pinetina e nel settore tecnico. Suning vuole un uomo forte, fortissimo, al comando. Non dovesse essere Conte, ne cercherebbe un altro dallo spessore simile: pare che non ci siano limiti alla spregiudicatezza di costoro, ne stanno pensando delle belle".