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Scontri Inter-Napoli, domani l’autopsia sul corpo di Daniele Belardinelli

Nella giornata di domani si cercherà di capire la dinamica della morte di Belardinelli

Marco Astori

Giorni chiave per comprendere appieno la dinamica della morte di Daniele Belardinelli lo scorso 26 dicembre prima di Inter-Napoli. Secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, infatti, domani sarà svolta l'autopsia sul corpo del ragazzo: "Venti giorni dopo la guerriglia ultrà di San Siro l’inchiesta va avanti con l’ok all’autopsia sul corpo di Daniele Belardinelli, il 39enne capo tifoso del Varese gemellato con la curva nerazzurra investito e ucciso negli scontri avvenuti un’ora prima di Inter-Napoli, la sera del 26 dicembre a due passi dallo stadio. Oggi verrà effettuata una tac per accertare le fratture ossee, poi domani cominceranno gli esami autoptici veri e propri, affidati a Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa che ha lavorato anche al caso della morte di Yara Gambirasio. E ieri, davanti agli avvocati difensori di alcuni dei tifosi interisti e napoletani indagati per omicidio volontario e rissa aggravata, il procuratore aggiunto di Milano Letizia Mannella, che guida l’inchiesta insieme con i pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, ha dato l’incarico ad altri tre consulenti. Che devono procedere agli accertamenti cinematici sulla dinamica dell’investimento di Belardinelli, a quelli genetici sui vestiti dell’ultrà varesino e a quelli tossicologici.

Entro 30 giorni si avranno tutte le risposte. Il procuratore aggiunto Mannella chiede ai consulenti medico-legali di accertare anche «se eventuali ritardi nei soccorsi della vittima abbiano inciso sulla causazione della morte». In questo senso, sarà fondamentale «descrivere le singole ferite e i traumi presenti sul corpo» e «l’epoca del verificarsi delle lesioni rispetto al momento della morte». I nuovi esami devono infatti chiarire la dinamica dell’uccisione di Belardinelli. Secondo i racconti degli ultrà, Dede sarebbe stato colpito da una prima macchina del convoglio dei tifosi napoletani praticamente all’inizio della guerriglia di via Novara. Finito a terra, sarebbe stato investito da un’altra vettura che gli è passata sopra lentamente: questo secondo investimento avrebbe di fatto chiuso gli incidenti, con i tifosi del Napoli che avrebbero «portato» il corpo di Daniele agli interisti. Per gli incidenti sono al momento 27 gli ultrà indagati. A Milano restano in carcere tre tifosi della Curva Nord nerazzurra: Marco Piovella, capo dei Boys San e indicato come una delle menti dell’agguato; Francesco Baj e Simone Tira, entrambi 31enni. Ai domiciliari c’è Luca Da Ros, 21 anni, uscito dal carcere dopo aver raccontato tanti particolari della serata di Santo Stefano. I napoletani indagati sono invece tutti a piede libero. Tra questi anche i 5 che erano a bordo della Volvo V40 individuata come l’auto che avrebbe investito e ucciso Belardinelli", chiosa la Rosea.

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