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Tare: “Ho avuto paura quando abbiamo ceduto Hernanes all’Inter. Dopo quella volta…”

Il ds ha raccontato la sua esperienza alla Lazio e ha sottolineato che ci sono stati dei momenti difficili in cui lui e la sua famiglia sono stati minacciati

Eva A. Provenzano

Igli Tare, ds della Lazio, ha parlato della sua esperienza al club biancoceleste in un'intervista rilasciata a Skysport e ha parlato di un periodo difficile in particolare nella sua carriera:

"-Hai mai pensato di andare via?

"Onestamente, sì. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato anche a questa scelta, soprattutto pensando alla famiglia. Fosse stato per me, non avrei avuto nessun problema ad andare avanti, mal il problema è che abbiamo ricevuto anche minacce di morte, ai famigliari, alla moglie, ai figli, cose che, veramente, non si possono raccontare. Quelli sono stati dei momenti in cui ho pensato se davvero valeva la pena andare avanti, o di mollare. Però, dentro di me, ho sempre detto che non l’avrei data vinta a nessuno, perché ho sempre pensato di avere lavorato con il cuore per la società ed ero convinto che alla lunga, sarebbe venuto fuori il vero valore di questo lavoro e, grazie a Dio, così è stato.

" -Quindi, hai avuto paura a Roma per la tua famiglia?

"Sì, in alcuni momenti ho avuto anche paura.

" -Di tornare a casa?

"No, ma per loro sì, per i miei figli perché, poi, gli anni passano, i figli crescono. In particolar modo, nel periodo della cessione di Hernanes. È stato un momento brutto, che dentro di me porto come un’esperienza molto negativa. Una parte di me, dopo quella esperienza, è morta, per quel che riguarda il modo di vivere il calcio. Lì, tocchi veramente la parte brutta del calcio.

"-L’affare Milinkovic-Savic, uno dei tuoi grandi affari; mentre lui effettuava le visite mediche per la Fiorentina, cosa facevi nei minuti che hanno preceduto il colpo?

"In quei minuti ero la persona più sicura del mondo che Milinkovic, nonostante fosse andato lì, avrebbe deciso di venire alla Lazio. La sera prima lui mi ha chiamato, dicendomi che doveva andare lì per rispetto di suo padre, ma che la sua scelta era stata fatta e che sarebbe venuto alla Lazio. Mi ha detto di stare tranquillo, che doveva andare lì, ma che, poi, a loro avrebbe detto che veniva alla Lazio. Per questo gli sarò grato, perché ci sono pochi giocatori che fanno una cosa del genere.

" -Che mercato sarà quello della Lazio a gennaio?

"Forse, sarà più in uscita per qualche giocatore che non trova spazio, perché siamo in tanti. Solo nel caso di qualche cessione involuta, potremmo anche intervenire per comprare qualche giocatore.

" -Cosa non hanno ancora capito i tifosi della Lazio di Tare?

"Non lo so, non so cosa non possano aver capito. Negli ultimi anni, ovunque vada per la città, mi riconoscono, ma il calcio è un lavoro nel quale conta molto il presente. Io cerco di viverlo in questo modo, vivere il presente, essere tutto me stesso con questa società. Anche la scelta di prolungare il mio contratto per quattro anni ancora, nonostante tante richieste avute, anche lusinghiere, da squadre importanti, anche a livello mondiale, mi ha fatto capire che questa società per me significa qualcosa d’importante.

" -Quindi, hai avuto delle richieste grosse

"Sì, ho ricevuto qualcosa.

" -Anche in Italia, o più all’estero?

"Anche in Italia.

"(Fonte: Skysport)

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