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Tocca a Rafinha raccogliere l’eredità di Brozovic. L’Inter punta su di lui e in estate…

Il brasiliano sta convincendo tutti. Dovrà meritarsi sul campo il riscatto fissato a 35 milioni

Andrea Della Sala

Rafinha ha festeggiato ieri i suoi 25 anni, dopo essere stato uno dei protagonisti nella vittoriosa sfida dell'Inter contro il Bologna. A San Siro, l'ex Barça ha fatto vedere quello che può dare ai nerazzurri; chi governa l’area tecnica ben lo sapeva, considerato che la scelta di prenderlo, nonostante un diritto di riscatto fissato a 35 milioni (più tre di bonus), è stata motivata proprio dalla convinzione che il suo innesto sarebbe stato fondamentale come assicurazione per chiudere il campionato in zona Champions, obiettivo fissato da Suning per archiviare come positiva la stagione. 

L’obiettivo di Luciano Spalletti e dello staff è far sì che Rafinha raggiunga il top della condizione in vista del derby del 4 marzo. Anche perché solo un’Inter in Champions può pensare di spendere tutti quei soldi per riscattare il brasiliano che diverrebbe così il primo, grande, colpo dell’estate per rinforzare il centrocampo. E chissà che non tocchi proprio a Rafinha raccogliere la claudicante eredità di Marcelo Brozovic che, dopo gli applausi ironici ai tifosi che lo fischiavano alla sostituzione, andrà incontro a una importante (e pesante) multa da parte del club. Quanto accaduto domenica è epitaffio della parabola in nerazzurro dell’Epic che già era stato venduto al Siviglia prima che Spalletti bloccasse la cessione per mancanza di sostituti: il club si augura che il Mondiale possa essere trampolino di lancio per venderlo bene anche perché, essendo il suo cartellino quasi interamente ammortizzato, c’è la possibilità di effettuare una buona plusvalenza che potrebbe essere utile per controbilanciare l’esborso necessario per trattenere alla base Rafinha. 

(Tuttosport)