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TS – De Boer out, Pioli resta in pole. La dirigenza preferisce un italiano. Suning…

Come riporta TuttoSport per il dopo De Boer Pioli resta in pole. La dirigenza vorrebbe un allenatore italiano che conosce il calcio nostrano.

Simona Castellano

Come riporta TuttoSport, la dirigenza dell’Inter presente a Milano sta aspettando la conferma definitiva dalla Cina per esonerare de Boer per cui ormai non ci sono più dubbi.

“Anzi, la scelta era stata probabilmente presa già la scorsa settimana, anche prima delle conferme pubbliche date dai dirigenti durante l'assemblea dei soci di venerdì. Resta, invece, ancora aperto il toto sostituto, con il nome di Stefano Pioli, ex allenatore della Lazio, salito in cima alle preferenze nelle ultime ore, anche se il suo eventuale arrivo sarebbe da posticipare a venerdì, visto che giovedì l'Inter giocherà a Southampton in Europa League e in panchina si accomoderà l'attuale tecnico della Primavera, Stefano Vecchi. Una partita peraltro decisiva per il cammino in Europa. Al di là di Thohir - principale sponsor di De Boer -, i dirigenti "sul campo" hanno fin da subito pensato a una soluzione italiana più o meno a tempo che conoscesse bene la Serie A al fine di calarsi subito nella parte ed essere funzionale al momento delicato attraversato dalla squadra; un modo per non precludersi la possibilità di puntare a giugno su Diego Pablo Simeone o Marcelo Bielsa, entrambi legati a Zanetti. Per questo sono stati vagliati i nomi di Pioli, Guidolin, Mandorlini e Reja. La proprietà, il gruppo Suning, invece, ha sempre messo in cima un discorso d'immagine e ha vagliato i nomi dei migliori allenatori a livello internazionale liberi sul mercato. Da van Gaal a Hiddink, passando per Villas-Boas, Bielsa e Blanc con cui probabilmente ci sono stati dei contatti (il suo vice era in tribuna per Inter-Torino). Fra i papabili anche Leonardo - sponsorizzato da Moratti, lontano però dalle stanze dei bottoni di questa situazione, come denotano le dichiarazioni di ieri di Tronchetti Provera -, rimasto però sullo sfondo. Il nome che probabilmente avrebbe fin da subito messo d’accordo tutti era quello di Fabio Capello, ma l’ex ct russo, così come accaduto in estate al momento delle frizioni con Mancini, non ha mai dato la suadisponibilità ad allenare l’Inter”, si legge sul quotidiano sportivo.

(Fonte: TuttoSport)