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TS – Spalletti preoccupato, Inter divisa in squadra e in società. Prova dura per il tecnico

TS – Spalletti preoccupato, Inter divisa in squadra e in società. Prova dura per il tecnico

Settimana complicata per i nerazzurri, il tecnico è concentrato ora sull'ottenere la vittoria col Benevento

Andrea Della Sala

L'Inter sa di non poter più commettere errori e, questa sera, l'unico risultato accettato dai nerazzurri sarà ovviamente la vittoria. Il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, si è presentato in conferenza stampa con la faccia preoccupata. "Poco cazzeggio, molta concretezza. Anche perché la partita con il Benevento - che nelle ultime 10 giornate ha fatto gli stessi punti dell’Inter, nove... - si presenta molto più insidiosa rispetto a quanto possa evocare il curriculum dell’avversario. La settimana per l’Inter è stata un isterico frullatore. Preludio del tutto, la tafazziana sconfitta di Genova condita dai cori di scherno di chi popolava il settore ospiti a Marassi, primo (evidente) segno di contestazione verso la squadra"

"Spalletti, che a Roma pensava di aver visto tutto si sta rendendo conto sulla propria pelle cosa significhi allenare l’Inter, società che mai è stata un monolite quando vinceva figurarsi ora. E sa benissimo - con il Mondiale ormai alle porte - quanto sia importante mantenere la classifica in linea di galleggiamento con la zona Champions. Perché tutti hanno ancora negli occhi l’epilogo della scorsa stagione quando la squadra ha fatto del suo meglio per evitare di arrivare in Europa League, riuscendo nell’obiettivo. Garanzia che questo non succeda è proprio Spalletti, atteso però a mesi alquanto complicati: «Da qui in avanti è chiaro che la gente vuole metterci le mani in tasca e vedere come sei fatto veramente. Per quello che ci stanno dicendo è poca la reazione, ci vuole più orgoglio. Direzioniamo i pensieri che ci riguardano nella voglia di far vedere chi siamo, sennò hanno ragione loro. Dobbiamo far cambiare loro idea. Si sono spese davvero tante parole, le favole vanno bene fino a un certo punto. Bisogna fare punti. E da qui in avanti i nostri avversari potranno avere il nome che gli pare, ma l’obiettivo è sempre vincere le partite». A partire dal Benevento".

(Tuttosport)