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Uva: “In Italia poca attenzione per le infrastrutture: senza investimenti non c’è futuro”

Così il direttore generale della FIGC

Marco Astori

Si è svolto oggi nell'Aula Magna del Rettorato del Politecnico di Milano il workshop dal titolo ‘Le infrastrutture per lo sport. Luoghi, Scenari, Prospettive’. In questo evento ha preso la parola anche il direttore generale della FIGC Michele Uva, il quale, come si legge sul sito della Federazione, ha voluto ribadire l'importanza delle infrastrutture, che in Italia vengono molto trascurate: ''Negli ultimi dieci anni in Europa sono stati costruiti o ristrutturati 137 stadi, per un investimento totale di 15 miliardi di euro. Di questi solo 3 in Italia. Questo dimostra che non c'è stata attenzione per le infrastrutture, vuoi per mancanza di visione, vuoi per l'incapacità di valorizzare gli impianti esistenti. Il risultato è che gli stadi rimangono semivuoti, se è vero che nel frattempo 16 milioni di biglietti dei nostri campionati professionistici sono rimasti invenduti. La finale di Champions League a Milano è stata universalmente riconosciuta come una delle più belle e meglio organizzate degli ultimi anni, ci siamo riusciti solo perché siamo stati capaci di fare squadra. Bisogna ripartire proprio da lì, essendo consapevoli che senza investimenti non c'è futuro''.

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