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Vecchi: “Santon doveva cambiare ambiente. Zaniolo? Deve mettersi in testa una cosa…”

L'ex tecnico dell'Inter Primavera e del Venezia ha parlato di Santon e Zaniolo

Andrea Della Sala

L'ex tecnico della Primavera dell'Inter e del Venezia, Stefano Vecchi, ha parlato del campionato italiano e di alcuni giovani ex nerazzurri che conosce bene:

Che cosa pensa di questa Serie A?

"Lo strapotere Juve si è rafforzato, qualche squadra ha passato già un momento difficile, come l'Inter, la Roma, la Lazio, anche il Napoli ha avuto un passaggio a vuoto. L'impressione è sempre quella, che la Juventus sia un passo avanti a tutte di nuovo".

C'è una squadra che l'ha impressionata in questi primi due mesi?

"Sicuramente il Sassuolo all'inizio, la Spal nelle prime giornate, la Fiorentina che sta lavorando bene con una squadra giovane, organizzata, allenata da un bravissimo tecnico come Pioli".

 

Cosa sta portando Ronaldo al calcio italiano?

"Un interesse maggiore, di cui ne usufruisce sicuramente la Juve, ma c'è anche un maggior appeal per il nostro movimento, che, come un po' di anni fa, torna ad avere giocatori importanti nel proprio campionato".

Lei conosce molto bene l'ambiente spallino, avendoci giocato e tornato da allenatore a Ferrara.

"Sono partiti benissimo, ma adesso sono incappati in qualche sconfitta immeritata. Ferrara è una città stupenda, quando ci sono stato io non c'erano le basi che ci sono ora, adesso c'è la società giusta e si stanno vedendo i risultati".

 

Di Francesco?

"Mi è sempre piaciuto molto il suo Sassuolo, ma non è facile trasmettere tutte quelle idee che avevi in provincia in una piazza importante come Roma, perchè puoi trovare dei giocatori che hanno certezze diverse, un modo di lavorare diverso. Ad esempio, Strootman in una mediana a due ha un tipo di rendimento, mentre da mezzala stava pagando qualcosa. A Sassuolo ha avuto la fortuna di costruirsi la squadra secondo le proprie idee, a Roma per migliorare il livello devi prendere i top player: l'equilibrio l'ha trovato, cambiando però il modulo di gioco".

 

Lei all'Inter, tra prima squadra e Primavera, ha lavorato con Santon e Zaniolo.

"Santon, in quelle gare che ho fatto io, l'ho sempre chiamato in causa: con me si è sempre allenato con continuità, ha sempre giocato ottime partite, nonostante in precedenza fosse stato preso poco in considerazione. Ritengo che Davide dovesse cambiare ambiente, di lasciare Milano, perché i tifosi non gli perdonavano più nulla e lui ne ha sofferto. Su Zaniolo sono enormemente contento su quello che è stato fatto, sono sicurissimo che lui abbia ancora tantissimo da esprimere, lui ha una fisicità straripante ed una grande tecnica: mi auguro che gli stimoli che ha, tra Roma e Nazionali, riesca ad imporsi come sta facendo. Nicolò deve mettersi in testa di dover fare la mezzala sinistra, perché ha corsa, forza, piede, senso dell'inserimento, da trequartista secondo me non ha sempre la giocata giusta. Credo che con Di Francesco abbia trovato un bravo allenatore che lo farà crescere bene".

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