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Volata Champions: Roma, Lazio e Inter via allo sprint. Basta errori per i nerazzurri

La squadra di Spalletti deve ritrovare la vittoria contro Cagliari e Chievo

Andrea Della Sala

Se la volata per lo scudetto non sembra più essere apertissima, con la Juve che ben 6 punti di vantaggio sul Napoli, quella per la Champions League è più che mai accesa. Nell'ultima giornata l'inter ha pareggiato a Bergamo con l'Atalanta 0-0, e così hanno fatto Lazio e Roma nel derby; situazione che è rimasta invariata e tra oggi e domani si giocare la prima delle sei partite che restano alla fine del campionato. Il pareggio tra le romane è convenuto ai nerazzurri che, così, hanno tenuto a tiro entrambe le squadre, ora però la squadra di Spalletti non può più sbagliare e deve trovare sei punti nelle gare con il Cagliari e il Chievo. "L’Inter da Natale a oggi ha campato di rendita, sugli interessi della prima parte di stagione. La classifica del girone di ritorno è lampante: nerazzurri intruppati a metà del gruppo, con 19 punti, addirittura dietro il Genoa".

"Nell’ultima settimana è successa una cosa tatticamente interessante. La Roma ha schiantato il Barcellona in Champions e una delle chiavi è stata il cambio di sistema: Eusebio Di Francesco è passato al 3-4-1-2 o 3-4-2-1, dipende da come si considera la posizione di Nainggolan. Sabato, a Bergamo, Luciano Spalletti ha mutato pelle allo stesso modo: niente più difesa a quattro, via libera al 3-4-2-1. L’Inter ha cominciato male la partita, l’Atalanta è stata a lungo dominante, ma nella ripresa le parti si sono invertite, gli «spallettiani» hanno chiuso in crescendo e sono arrivati a un passo dal successo. Che cosa vogliamo insinuare? Che Spalletti abbia copiato Di Francesco? Casomai il contrario. Nella scorsa stagione la Roma di Spalletti aveva più volte battuto la pista del 3-4-2-1 e non è escluso che l’analogo sistema di Di Francesco contro il Barça abbia funzionato a mille perché buona parte della squadra ce l’aveva già dentro. E per dirla tutta, bisogna riconoscere a Gasperini quel che è di Gasperini: da anni, non solo all’Atalanta, «Gasp» propone questa idea di calcio aggressiva, volta all’uno contro uno".

(La Gazzetta dello Sport)

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