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Zenga: “Alisson e Handanovic mi emozionano. Inter-Roma conta poco per la classifica”

Il tecnico del Crotone dice la sua sulla gara di domenica sera

Fabio Alampi

Ex portiere dell'Inter e oggi tecnico del Crotone, Walter Zenga ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dell'incontro di domenica sera che vedrà i nerazzurri di fronte alla Roma.

Se fossero in contemporanea, domenica guarderebbe Atalanta-Napoli o Inter-Roma?

Facciamo che le rispondo così: registro la prima, per rivedere con calma i dettagli che interessano a un allenatore, e accendo la tv live per la seconda. Atalanta-Napoli si guarda per come giocano, Inter-Roma per come propongono calcio.

Sarebbe a dire?

Sarri è al terzo anno di Napoli, Gasp al secondo di Atalanta: due squadre improntate con decisione alle idee dei loro tecnici. Spalletti e Di Francesco sono arrivati quest’anno e le loro proposte hanno bisogno di tempo: fra un anno si parlerà di come giocano Inter e Roma. Che fra parentesi si esprimono già a un buon livello.

Per gli altri due posti Champions sarà una corsa a tre?

Finora ho affrontato solo Napoli e Lazio, che mi ha fatto una grande impressione a livello di singoli e di organizzazione. Sì, direi Inter, Lazio e Roma in ordine alfabetico: altro ordine non saprei darlo.

Nelle ultime cinque partite l’Inter ha fatto tre punti e la Roma cinque: non era vera gloria, quella di prima?

Una flessione in una stagione ci sta: l’Inter a questo punto l’ha avuta, e credo che al di là degli infortuni sia stata mentale, perché dall’inizio dell’estate al Pordenone in Coppa Italia la sua era stata una corsa sempre al limite, anzitutto per tornare a credere in se stessa. La Roma ha pagato lo stesso stress ma per motivi diversi, credo abbia influito il cammino in Champions League: per arrivare al primo posto in quel girone lì, un po’ ti consumi per forza.

Quanto conta Inter-Roma?

Per la classifica non per forza tanto, per la testa forse tantissimo.

Qual è il vero Dzeko? La “macchina” dell’anno scorso o il centravanti contraddittorio del suo primo anno a Roma e di questo?

Se un centravanti non fa gol è perché sbaglia lui, o perché magari il pallone non gli arriva più come prima? Ma soprattutto: se faccio risultato e lui non fa gol ma mi aiuta a fare risultato, sicuri che sia un attaccante contraddittorio?

Icardi uguale killer instict allo stato puro: forse in questo il migliore della A. Ma se non arrivano i cross come servono a lui?

Io a un centravanti chiedo anzitutto due cose: “Occupati dello spazio porta e buttala dentro”. A Icardi non avrei neanche bisogno di chiederle.

Una cosa che le piace di Handanovic e una di Alisson?

La stessa: sono padroni di casa, dunque della loro area. In questo mi emozionano. Handanovic lo fa da anni, la rivelazione è Alisson: la sua personalità mi sta impressionando.

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