Poi c’è Carlos Alcaraz, omonimo del tennista, il “pibe” del Racing Club. Per La Gazzetta, “si destreggia praticamente in ogni posizione dal centrocampo in su, con spiccate doti da trequartista o attaccante esterno. In patria lo hanno bollato come l’erede di Lautaro Martinez, ma Alcaraz agisce in realtà qualche metro più indietro esibendo talento, tecnica raffinata e una straordinaria capacità di accelerare e cambiare passo per puntare la porta. Esplosività e abilità nello stretto sono il suo marchio di fabbrica, ma deve ancora migliorare in zona gol”. Sono 8 gol e 6 assist in 60 presenze dal debutto. È legato all’Academia da un contratto fino al 2026, con una clausola risolutiva di 25 milioni di dollari; nell’Inter potrebbe essere una mezzala o all’occorrenza una seconda punta per caratteristiche.
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