Bruno Longhi è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare del mercato delle principali squadre italiane e delle prime partite di campionato: "La Juve ha fatto vedere diverse novità interessanti. Quella più grossa è la scelta della difesa a tre da parte di Pirlo. Elogi doverosi ma non devono essere eccessivi e sperticati. La Roma? Fonseca merita la riconferma ma il calcio è pazzo e il caso Pirlo lo dimostra. Dopo una settimana che era stato nominato allenatore dell'U23 si è trovato ad allenare la prima squadra".
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Longhi: “Vidal-Eriksen, convivenza impossibile. Non vorrei essere nei panni di Ausilio che…”
Il punto del giornalista sportivo sul mercato delle big
Il caso Dzeko: "Qualcuno se la prende con Dzeko ma Dzeko sta per essere di nuovo bistrattato. Ogni anno è sul punto di partire. L'anno scorso era già dell'Inter. Questo perché la Roma ha sempre il problema del bilancio da sistemare. Guadagnava sui 5,5 ed è passato quasi agli 8 milioni con i bonus. Lo si mette sempre lì sulla pensilina di partenza, quest'anno pare che potrebbe saltare di nuovo l'accordo. Io mi metterei però anche nei suoi panni. Non si prendono in giro campioni del genere. De Laurentiis ora vuole essere protagonista ed essere lui quello che decide tutto in chiave mercato. La cosa più bella sarebbe che la Roma trovasse un'alternativa a Dzeko che non fosse Milik, così Adl rimane con il cerino in mano".
Vidal-Eriksen, convivenza possibile?"Secondo me non è possibile vederli insieme. Mi sono espresso più volte su questo giocatore, non perché ho un conto in sospeso o altro. L'Eriksen che abbiamo visto al Tottenham è un lontano parente di quello visto a Milano. A Milano un giocatore assolutamente inutile ad ogni formula tattica provata da Conte. Non so se per un aspetto psicologico o per mancanza di carattere. E' lontanissimo anni luce da quella che è l'dea di gioco di Conte. Quando un giocatore è forte di testa puoi metterlo dieci metri davanti o dietro e non cambia. Vidal può fare sia il centrocampista dei due, sia quello che fa la spalla agli attaccanti perché è un guerriero e devastatore. Si inserisce per il gol. L'Inter prende un esterno sinistro? C'è un problema. Per fare queste operazioni l'Inter ha bisogno di liquidità. Sono piccole liquidità perché per arrivare Vidal è dovuto partire Godin. Parlo di Kanté. L'Inter non riesce a vendere, ha giocatori con ingaggi pesanti. Io non vorrei essere nei panni di Ausilio che oggi deve cedere 5 giocatori che guadagnano tanto".
(TMW Radio)
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