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A tutto Gasp: “All’Inter concezione del calcio diversa dalla mia. Moratti mi ha delegittimato. Su Eto’o e Wes…”

Gian Piero Gasperini,è intervenuto telefonicamente durante il programma sportivo di Italia1, Controcampo Linea Notte condotto dal trio Alberto Brandi, Giuseppe Cruciani e Diego Abatantuono. L’ex tecnico nerazzurro parte parlando del derby...

Francesco Parrone

Gian Piero Gasperini,è intervenuto telefonicamente durante il programma sportivo di Italia1, Controcampo Linea Notte condotto dal trio Alberto Brandi, Giuseppe Cruciani e Diego Abatantuono. L'ex tecnico nerazzurro parte parlando del derby della Capitale vinto dalla Lazio per 2-1: "Vincere a pochissimi secondo dalla fine è una doppia soddisfazione. La partita è stata equilibrata, la Roma non è riuscita a ripetere le ultime prestazioni ma sarà una delle squadre più interessanti del campionato".

Poi si parte con domande sull' Inter e sull'ultima sconfitta contro il Catania: "Non l'ho vista la partita contro il Catania ,per fortuna ero a Barcellona per seguire Barcellona -Santander, non sono riuscito a vederla l'Inter", - si continua sulla sfortunata esperienza da tecnico dei nerazzurri terminata poche settimane fà: "Quando le cose vanno bene noi allenatori abbiamo dei meriti, quando vanno male abbiamo delle colpe, sono uno che non ha alibi io. La discontinuità della squadra nei 90 minuti, è stata una costante anche nella mia gestione, in alcune partite come Pechino, Palermo e anche qualche amichevole nel primo tempo andavamo in vantaggio e poi nel secondo tempo cambiava tutto, c'era questa difficoltà. Le cause potrebbero essere tante piccole cose, non una sola. Quando c'ero io pensavo che si potesse risolvere tutto e adesso credo possano risolverle comunque, dipende dalla condizione  fisica e da un gioco più appropriato"

"Bisognava avere un credo e la convinzione di voler battere una strada che era quella che avevo io, nel momento in cui ti vengono a cercare come allenatore, devono essere consapevoli del pensiero tecnico-tattico del tecnico. All'Inter la concezione del calcio era molto lontana dalla mia, tuttavia ero convinto si potessero fare buone cose".

Sul mercato: "Il mercato non è andato come pesavo, io avevo in mente un attacco con Eto'o-Milito-Pazzini e Palacio, anche perchè non credevo negli arrivi di Sanchez ,Tevez o Lavezzi. Se io non andavo d'accordo con Eto'o? Sono state raccontate tante fesserie su Eto'o, dietro c'era un'operazione economica interessante per entrambi, ma all'inizio la sua cessione non era prevista".

"Il mio rapporto con Sneijder e di una sua eventuale cessione? Con lui ho avuto un ottimo rapporto, su Sneijder erano state fatte della valutazioni diverse già da tanto tempo, poi il mercato si è mosso diversamente. Wesley  è un giocatore fantastico ma si sapeva che inizialmente l'intezione della società era quella si cederlo se ci fosse stata un'offerta importante. Comunque io penso che la squadra era competitiva anche senza di lui  e per me lo è anche adesso, i valori ci sono"

"In generale la cosa grave è che è stato fatto credere che il problema della squadra fosse la difesa a tre, che era sufficiente rimettere le cose al proprio posto e i giocatori a posto. Questa è stata anche una mancanza di rispetto nei mie confronti da parte del presidente Moratti"

"Se il presidente mi ha delegittimato? In generale si, anche prima di iniziare le prime partite e il campionato. Anche dopo Palermo...ma per me quel match fu ottimo, ho avuto poi anche l'opportunità di rivederla altre volte quella partita. Abbiamo fatto degli errori individuali, grossolani, tipici di una squadra che da tre giorni si era radunata al completo e giocava la prima gara. Su quella base c'erano state delle ottime cose e sicuramente si poteva iniziare un discorso diverso . Poi è chiaro, che se invece la causa è solamente quella dei goal presi e di altre situazioni,  lì è diventato veramente difficile, con una critica pesantissima che comunque ha inciso fino ad arrivare all'esonero. Anche con la Roma è stata una bella gara, assolutamente. La partita che poi è stata negativa al massimo,è stata quella con il Novara e lì già sicuramente la situazione stava precipitando".

"ISe il problema della squadra è la tenuta fisica?Può essere anche quello ma può anche essere la mancaza di fiducia, ad  esempio nella partita con la Roma noi avevamo nel finale sfiorato la vittoria e abbiamo giocato forse la parte migliore della partita. Posso dire così anche di Palermo, nel finale abbiam preso un goal su punizione e abbiam perso, ma in quella fase eravamo molto più brillanti degli avversari e siamo stati più vicini alla vittoria rispetto a loro. Forse magari,basterebbe un risultato o due, posso dire non so, anche di recente, magari a Bologna o a Mosca mi risulta che hanno vinto nel finale, non sarei così scontato su un'unica causa".

A Gasperini poi viene chiesto del suo successore Ranieri, definito dai media l' 'aggiustatore': "Se bastava mettere tutto al posto giusto come ha detto lui?Beh insomma, questa era la sua convinzione, adesso non so, potrei dire di Chivu che in settimana ha detto che lui è un giocatore che sull'esteno a sinistra con la difesa a quattro non riesce a dare il massimo. Io non credo a queste situazioni, non credo di aver messo un attaccante a fare il difensore o viceversa, credo che la squadra fosse a posto, a parer mio si doveva avere la possibilità di avere più convinzione  e più credo intorno a me"

"Dove può arrivare realisticamente l'Inter quest'anno?Difficile dirlo oggi, però in un campionato difficile per tutti quanti,dove non vedo squadre fortissime, forse il Milan in questo momento ha più continuità rispetto alle altre, soprattutto se recupera  tutti i giocatori, però l'Inter può ancora giocarselo questo campionato"

"Perchè Palacio non è arrivato? Bastava fare veramente poco sul mercato, l'Inter ha acquistato 5-6 giocatori, mi sembra neanche pochi. Quale giocatore è arrivato su mia indicazione? Non è questo il punto da fare, sono arrivati ottimi giocatori più che validi e capaci, però è chiaro che l'allenatore oggi in Italia non riesce più a fare tutta la stagione perchè un tecnico in una società non è il collaboratore importante. Il tecnico è quella persona che se fai due risultati positivi è bravissimo, se perdi due partite vai fuori. Questo giochetto sta diventando comodo per troppi e quindi da essere un collaboratore importante per la società, diventi invece quello che dipende dal risultato e basta. L'allenatore è soppiantato da da tutte queste situazioni di mercato di un club" .

Si chiude con l'ormai famosa imitazione di Fiorello. Brandi e Cruciani chiedono a Gasperini se tutta questa situazione l'abbia danneggiato: "Si conosco l'imitazione (ride ndr), ma mi ha descritto come un tossico, nel senso che mi imitava come uno che fumava tantissimi pacchetti di sigarette....Ciao tanti auguri...", ha concluso con sorriso amaro Gasperini.