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“Amici mai”: la Champions dell’Inter e il doppio dente avvelenato che aspetta i nerazzurri

L'Inter riparte dopo il pareggio, con rammarico, nel derby: il calendario non è agevole

Daniele Mari

"Amici mai", cantava Antonello Venditti. Nel suo caso, dietro il no all'amicizia, c'era l'amore. Nel caso dell'Inter, invece, il titolo della canzone va interpretato alla lettera. La Champions dei nerazzurri, infatti, passa per chi non può essere esattamente considerato amico. Per un motivo o per l'altro. Walter Mazzarri e Gian Piero Gasperini: sono loro i due spauracchi presenti sul cammino dell'Inter verso il fatidico quarto posto.

Amici mai, appunto. Mazzarri, all'Inter, ha vissuto la fase più tribolata della storia recente nerazzurra, con l'addio alla gestione Moratti e il passaggio sotto la guida di Erick Thohir. Il tecnico toscano ha spesso rivendicato i suoi risultati fino al tracollo dovuto allo storico passaggio societario e la sua voglia di rivalsa sarà tangibile domenica. Difficile stabilire se abbia fatto più danni Mazzarri all'Inter (più che per i risultati, per una gestione deprimente che portò al record negativo di presenze allo stadio, fatto quasi unico per gli interisti) o l'Inter a Mazzarri (di fatto, l'esperienza in nerazzurro lo ha bruciato per il momento ad alti livelli e spesso lo si accusa anche di cose di cui non è stato diretto responsabile). Ma resta il fatto che il campo di Torino, dove già l'anno scorso l'Inter ripose nel cassetto i sogni di Champions (fu proprio il pareggio contro i granata a provocare la resa nerazzurra), sarà doppiamente ostico, sia per il buon momento della squadra, con un Belotti ritrovato, sia per un Mazzarri voglioso di rivincite.

E che dire della trasferta successiva. Amici mai, capitolo secondo. Gian Piero Gasperini, nelle sue interviste, parla più delle sue poche settimane all'Inter che di tutto il resto della sua carriera. Il tecnico cresciuto nella Juventus ha il dente avvelenato con i nerazzurri, li stuzzica continuamente ("Non ho mai allenato una grande squadra", la sua frase più ricorrente, con evidente frecciata) e Bergamo è campo storicamente ostico per l'Inter, un campo dove persino Mourinho andò incontro al vero momento di difficoltà della sua gestione.

Due trasferte complicatissime, due trasferte nelle quali si giocherà molto del cammino Champions dell'Inter. Anche perché, quando l'Inter sarà di scena a Bergamo, il calendario prevede anche Lazio-Roma e Milan-Napoli. Un turno che sa di match point per la squadra di Spalletti, ben consapevole che serviranno sei punti e una grandissima Inter per strapparli su due campi così. Contro due tecnici che...amici mai.

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