Anni ’90: generazione di fenomeni. La Next Generation nerazzurra…

C’è la vecchia generazione, quella composta da Zanetti, Cambiasso, Milito, Samuel e Chivu. La generazione di mezzo con giocatori come Ranocchia e Guarin. E c’è infine la Next Generation. Nuovo corso, nuova Inter: Stramaccioni ne è l’iniziatore. Il progetto a questo punto è chiaro: la linea verde è già ben definita nei disegni nerazzurri. L’undici del futuro disegnato da Skysport24 – in un servizio di Matteo Barzaghi – è così formato: Bardi; Mbaye, Bianchetti, Juan Jesus, Caldirola; Faraoni, Duncan, Obi; Coutinho; Longo, Livaja.

Il portiere della Nazionale Under21 proteggerà i pali dell’Inter che verrà. Intanto piccoli difensori crescono: Ibrahim è un terzino classe ’94, Matteo Bianchetti è del ’93, Juan si sta mettendo in mostra già ora, è un tantino più ‘vecchio’, del ’91, Caldirola è in comproprietà con il Cesena. Faraoni gioca all’Udinese, ma sogna di tornare alla Pinetina: pure lui è in comproprietà. Duncan e Obi girano attorno alla prima squadra. Coutinho, classe ’92, in Brasile è considerato una promessa, in Spagna è stato incoronato come rivelazione e in Italia e a lavoro per trovare certezze e continuità: sta convincendo il mister e gli interisti. Livaja è il vice Milito nerazzurro: dicono di lui che sia una specie di Rooney, ma una caratteristica su tutte gli viene riconosciuta: la dedizione tradotto anche come testa dura come uno capace di fare il lavoro sporco. Tornerà a Milano pure Samuele Longo, prima firma dell’ultimo scudetto Primavera, ribattezzato dal popolo interista 'Longo'o', attaccantino per il quale Moratti ha preferito ridare al Genoa la metà di Kucka e che è stato riscattato interamente in estate. Senza dimenticare Luca Garritano che intanto cresce a vista d’occhio sotto la guida di Bernazzani. Sarà la Next Generation ‘anni novanta’.