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Inter, non più solo Dzeko e Lautaro: attacco atomico, Correa e Sanzhez nuove risorse

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Inzaghi scopre grande abbondanza in avanti: a lui il compito di scegliere la soluzione migliore di volta in volta

Fabio Alampi

E ora Inzaghi se la ride: "È un po' come quando vai in un ristorante stellato: non star lì a preoccuparti del menu, qualunque sia la scelta sarà corretta. E se non proprio non dovesse incontrare il tuo gusto, puoi sempre ordinare in corsa un Correa o un Sanchez per migliorare l'umore". Questo perchè l'attacco dell'Inter si scopre atomico: dopo i segnali di vitalità lanciati da Sanchez contro l'Empoli, ieri è toccato a Correa dimostrare tutto il suo valore. Tanto che ora la scelta in avanti non è più limitata ai soli Dzeko e Lautrao.

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Nuova abbondanza

Un reparto composto da elementi tutti diversi e intercambiabili fra loro, che garantiscono ampia scelta al tecnico, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Il bello di avere una cassaforte: apri, scegli, prendi, usi e poi rimetti a posto. Tutto al sicuro, tutto a portata di mano. Dentro c'è un tesoro, è l'attacco dell’Inter: ora sì, ora Simone Inzaghi vede e di volta in volta decide. Che bellezza, che vita. Perché se i nerazzurri hanno segnato comunque un gol in meno rispetto allo scorso campionato dopo 11 partite - 28 contro 29 -, è proprio in questo reparto che, nel gioco dell'eterno confronto con la stagione dello scudetto, l'Inter ha fatto il salto in alto. Antonio Conte, dentro quella cassaforte, sceglieva fra tre orologi, Simone fra quattro. A seconda della domenica, dell’occasione. Ed è quasi sempre una bella sfilata".

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Imbarazzo della scelta

"Mai come adesso lì davanti l'allenatore può scegliere. Dzeko fin qui era stato impeccabile a San Siro: ieri ha vissuto la prima giornata senza gol, eppure l'Inter è riuscita a trovare altre risorse. Già, risorsa: è proprio la parola usata ripetutamente dall'allenatore, a proposito di Correa prima e di Sanchez. [...] Rispetto a inizio stagione il tecnico ha un vantaggio: l'allenatore può aprire la cassaforte. Può voltarsi verso la panchina e decidere di cambiare la partita, con Correa e Sanchez. L'Inter si sente completa. Con margini di crescita individuali, ma con qualità diffuse e non sovrapponibili. Dzeko è la presenza in area, Lautaro è l'attacco alla porta, Correa è la qualità in velocità, Sanchez è la giocata per svoltare nei momenti di difficoltà. A Inzaghi il compito di abbinare, di trovare la soluzione migliore di volta in volta".

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