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Bonucci, autogol continuo: “Supercoppa? Juve non avrebbe mai disertato”. Invece…

Come se non bastassero le frasi sulla sua presunta fede bianconera, smentite dalle sue stesse dichiarazioni passate, Leonardo Bonucci è incappato, nel corso della sua “sfotunata” intervista al Corriere della Sera, in un altro...

Daniele Mari

Come se non bastassero le frasi sulla sua presunta fede bianconera, smentite dalle sue stesse dichiarazioni passate, Leonardo Bonucci è incappato, nel corso della sua "sfotunata" intervista al Corriere della Sera, in un altro clamoroso autogol. Oggetto della gaffe: la premiazione della Supercoppa, disertata dal Napoli.

"Per educazione e per rispetto verso gli avversari, verso l’arbitro, che è un essere umano e può sbagliare, e verso chi, dall’altra parte del mondo, ci era venuto a vedere, sarebbe stato opportuno che si presentassero. Si potevano aspettare quei 5minuti in più per far sbollire la rabbia. Capisco che quando uno perde non è mai contento,ma la Juve non avrebbe mai permesso una cosa del genere", ha dichiarato un fiero Bonucci.

Peccato che l'unico precedente, in questo campo, veda come protagonista proprio la Juventus, che nel 1998 disertò la cerimonia di premiazione della Supercoppa vinta dalla Lazio. Il Corriere della Sera, all'epoca, descrisse così la mancanza di stile dei bianconeri: "Perde male la Juve e perde due volte. In partita, sovrastata dalla Lazio ben prima di restare con un Inzaghi in meno. E nel dopo partita, quando i suoi giocatori, oltre all'intera panchina, disertano la premiazione. Devono affannarsi gli inservienti per strappare da sotto la doccia sei volontari e salvare almeno le apparenze. Perdere la finale di Supercoppa italiana (e' la seconda volta che ad imporsi e' la vincitrice della Coppa Italia) non e' di per se' un guaio, ma lo diventa se si gioca male e ci si comporta peggio (Inzaghi il piu' censurabile di tutti per l'espulsione che ha lasciato la squadra in dieci a meta' ripresa). Solo da sconfitti si capisce davvero chi siamo"