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Calhanoglu: “Inter batteva sempre il Milan, ora voglio vincere tutto. Inzaghi…”

Marco Macca

DAL LEVERKUSEN AL MILAN - "Dopo un'ottima stagione, andai dal ds del Bayer e gli dissi che volevo andare via per giocare la Champions League. Era il mio sogno. Mi diede il via libera, anche se nel contratto non c'era questa opzione. Ma quando un amico ti dice di sì, io do peso a quelle parole. Quando arrivarono le offerte, però, lui cambiò idea. Rimasi scioccato da questo comportamento. Insistetti affinché mi concedesse di partire. Sai, per i tifosi è sempre il calciatore a essere colpevole, perché non sanno davvero cosa accade. Alla fine, andai via dopo anni fantastici. Sono stato molto bene lì, ho ancora tanti amici. Un grande club".

L'ARRIVO ALL'INTER - "Il mio contratto era in scadenza. Al Milan ho trascorso quattro anni e rispetto tutti, sono rimasto in contatto con tutti e ho un gran rapporto con le persone che sono ancora lì. Non ho problemi. Ma volevo una nuova sfida per la mia carriera e ho deciso di andare via insieme alla mia famiglia. Sono contento di essere all'Inter, un grande club che ha vinto lo scudetto l'anno scorso e che gioca in Champions League. Ovviamente c'è tanta concorrenza, dato che ci sono giocatori di grande qualità. Avevo bisogno di questa nuova sfida. Bisogna guardare avanti, non indietro. Sono grato al Milan, sono stato bene lì e non ho problemi con nessuno".

PRIMI GIORNI NERAZZURRI - "Tutti all'Inter sono molto gentili. Ricordo quando l'allenatore (Simone Inzaghi, ndr) durante l'Europeo mi ha chiamato 3-4 volte. Ha voluto fortemente che arrivassi all'Inter, così come i dirigenti, che mi hanno chiamato e mi hanno parlato del mio futuro in nerazzurro. Sapevo già da prima che l'Inter era una squadra forte, anche perché hanno vinto molti derby contro il Milan, vinceva molto di più dei rossoneri. Mi sono detto: 'Dai, l'Inter è un'ottima scelta'. Ricordo che sono arrivato ad Appiano il primo giorno e non c'era nessuno (ride, ndr), perché erano tutti a giocare l'Europeo. Ero da solo. Poi, pian piano, sono tornati tutti ed è stato bello perché mi hanno riservato una grande accoglienza. Mi sono sentito a mio agio. Tutte le persone che lavorano ad Appiano sono molto gentili e ti fanno sentire parte della squadra".

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