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Eriksen e Moses, ma non solo: Conte ha anche delle armi interne per riaccendere l’Inter

Inter un po' stanca, tocca al tecnico risollevare la squadra inserendo qualche nuova pedina in attesa dei rinforzi del mercato

Andrea Della Sala

Inter stanca e poco brillante quella andata in scena a Lecce. Conte da tempo lamenta le poche alternative ai titolari e nella gara di ieri alcuni elementi della formazione hanno fatto vedere di avere bisogno di riposo. Per continuare a rimanere a contatto con la vetta, ora la Juve è a -4, il tecnico spera in qualche colpo di mercato, ma conta anche di pescare qualche novità dalla rosa:

RISORSE INTERNE - "Dopo la sosta sono rientrati Sensi e Barella, ma i due "piccoli" centrocampisti devono ancora recuperare i loro picchi di forma, che li avevano resi decisivi nella prima fase del campionato. L'altro uomo particolarmente atteso è Alexis Sanchez. Il cileno non solo dà alternative in attacco, ma può garantire quelle giocate illuminanti ed estemporanee che sono mancate in stagione e che talvolta sono decisive per aprire le "scatole" più chiuse. "Bisogna avere pazienza" ha detto Conte, perché la forma dell'ex-United è tutta da ritrovare, dopo tre mesi di assenza. Cagliari e Coppa Italia possono essere buone occasioni per mettere insieme minuti. Per il resto ci sono gli allenamenti, in cui si lavorerà anche per inserire Ashley Young. Fondamentale per dare alternative a Biraghi e Candreva e per rendere le fasce di nuovo un "fattore" per la squadra di Conte. Il tecnico si è detto fiducioso che l'inserimento tattico dell'inglese non sarà un problema, ma bisognerà lavorare sulla questione fisica", spiega Gazzetta.it.

MERCATO - "Già, perché non basta comprarli (che pure non è sempre semplice), poi bisogna anche inserirli. Il prossimo ad aggiungersi alla rosa potrebbe essere Victor Moses. Moses però non gioca dal 30 novembre, per un infortunio al muscolo femorale. Se anche arriverà presto, va considerato un periodo di "condizionamento". Più utilizzato e quindi potenzialmente più pronto Eriksen, su cui invece bisognerebbe lavorare (in caso di conclusione positiva dell'affare), a livello tattico. Il danese è un giocatore sontuoso, che può ricoprire varie posizioni, ma a cui va trovata una collocazione tattica nella formazione attuale. Più chiaro il prossimo ruolo di Olivier Giroud, che dovrebbe dare "respiro" a Lukaku ma che in stagione ha giocato complessivamente solo 282'. L'aiuto dal mercato può arrivare, ma non sarà immediato. Come già negli scorsi mesi, i giocatori attuali dovranno stringere i denti ancora per un po'", aggiunge il portale.

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