Arrivato a Milano - non senza qualche scetticismo da parte di addetti ai lavori e opinione pubblica - per raccogliere la pesante eredità di Romelu Lukaku, Edin Dzeko sta dimostrando con i fatti di poter essere un fattore decisivo anche a 35 anni. Gol, lavoro al servizio della squadra, personalità: l'attaccante bosniaco ha cambiato il modo di giocare dell'Inter, e ora sogna il primo trofeo in Italia. Così scrive il Corriere dello Sport: "Il divorzio si è consumato la scorsa estate, quando forse era meno previsto. È stato l'addio di Lukaku a innescare tutto. Ovvio che la prospettiva era quella di raccogliere un'eredità pesante, ma nella testa del bomber di Sarajevo si è formata un'idea ancora più prevalente: provare a vincere qualcosa anche in Italia, dopo averlo già fatto in Germania e Inghilterra, indossando la maglia di chi aveva appena vinto lo scudetto".
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Dzeko ha cambiato l’Inter: gol e non solo, in testa un’idea. E senza Lukaku…
L'attaccante bosniaco, arrivato in estate non senza qualche scetticismo, sta avendo un rendimento di altissimo livello
Il confronto con Dzeko
"Se il proposito di Dzeko troverà corrispondenza nei fatti lo scopriremo soltanto a fine stagione. Intanto, è già evidente che abbia preso l'impegno molto seriamente. Lo dimostrano i 10 gol segnati in 18 gare disputate, gli ultimi dei quali sono stati la doppietta con cui l'Inter ha battuto lo Shakthar e si è guadagnata il passaggio agli ottavi di finale di Champions. Di questi tempi, un anno fa, Lukaku era già a quota 15 centri, 11 in campionato e 4 in Europa. Ma nell'ultima gara del girone si sarebbe consumata l'eliminazione dalla Champions. Insomma, se cancellare Big Rom era impossibile in partenza, Dzeko sta comunque riuscendo a non farlo rimpiangere troppo. E soprattutto ha raggiunto un traguardo che il "collega" ha mancato in entrambe le sue stagioni italiane. Per di più, ad oggi, il suo cartellino è costato zero".
Come ha cambiato l'Inter
"Altro aspetto da sottolineare: i numeri di Lukaku nel Chelsea sono tutt'altro che scintillanti. È vero che è rimasto fuori più di un mese per un guaio muscolare, ma il suo score recita "solo" 4 reti in 11 presenze. E non è che i Blues abbiano risentito particolarmente del suo stop: guidano la Premier con 3 punti di vantaggio e in Champions, senza di lui, hanno appena schiantato la Juventus per 4-0. La sensazione è che il gigante belga debba ancora essere "digerito" da una squadra che è diventata campione d'Europa senza un centravanti con le sue caratteristiche, mentre l'Inter giocava tutta in sua funzione. Dzeko, invece, ha contribuito a cambiare volto alla squadra nerazzurra. Non potendo più puntare sulle ripartenze e gli assalti a campo aperto, è stato necessario affidarsi ad un gioco più manovrato e di palleggio. E il bosniaco è il prototipo del centravanti di manovra".
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