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ESCLUSIVA Moriero: “Inter, Conte vince e trascina. Lui come Lippi? Non esiste dubbio che…”

Sabine Bertagna

Nel libro scrivi "Per essere forti bisogna prima di tutto essere un gruppo". Non è forse proprio questo l'aspetto che è mancato in questa stagione ai nerazzurri?"Mi hanno sempre insegnato che per essere squadra bisogna essere gruppo dentro allo spogliatoio. Io ho avuto la fortuna di avere nell'Inter grandissimi giocatori di grande personalità e soprattutto grandissimi uomini. Parliamo di Simeone, Zanetti, Bergomi e Ronaldo, Zamorano, Baggio. Noi vivevamo per il gruppo, davamo tutto per il gruppo. Nessuno era mai messo in discussione. Penso che per diventare una squadra forte... qualcosa quest'anno è cambiato. Per quello che ho letto, che ho seguito, molte cose mi hanno dato fastidio. Perché sono cose che non fanno parte della famiglia Inter. Però questo fa parte del passato, mi auguro che con la nuova dirigenza si possa tornare di nuovo a parlare di Inter come gruppo. Perché è quello che abbiamo sempre dimostrato e insegnato alla nostra gente. Essere uomini, si perde ma a testa alta. Senza fare uscire cose che fanno soltanto male al tifo".

Secondo te l'Inter dovrebbe puntare ancora su Mauro Icardi?"Questo dipenderà sicuramente dal nuovo allenatore, dalla mentalità e dalla società. Non sono io a decidere se Icardi deve rimanere o meno. Sicuramente qualcosa va rivista. Dei nomi che leggo, leggo comunque grandissimi bomber. Per cui la società si sta muovendo anche su quel ruolo. Devo dire che c'è stata troppa tv, troppi social. Si è parlato troppo di questo caso Icardi. Secondo me ne hanno pagato le conseguenze il tifo e il gruppo. Questo non deve succedere assolutamente. Ricordiamo che il calciatore è sempre un professionista, deve dare sempre il 100% per la maglia e difendere il proprio gruppo. Non so cosa sia successo sinceramente, ho la mia idea e me la tengo per me".

 

 

 

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