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ESCLUSIVA Pira: “Suning tiene all’Inter, hanno una parola d’ordine. Le voci sulla cessione del club…”

Fcinter1908 intervista la giornalista di Milano Finanza sulle intenzioni della proprietà cinese dell'Inter

Sabine Bertagna

In casa Inter i risultati latitano. Il mercato di gennaio si è chiuso con l'arrivo in nerazzurro di due rinforzi: Lisandro Lopez e Rafinha. Ma i balletti (mediatici e non) per l'operazione Pastore e per il non arrivo di Ramires hanno lasciato ai tifosi nerazzurri l'amaro in bocca. Al punto da mettere in discussione (parliamo di social) la proprietà cinese e il gruppo Suning. In tema di comunicazione, infatti, la proprietà ha un profilo bassissimo e rilascia pochissime dichiarazioni. Un profilo che cozza con quello che è l'ambiente del campionato italiano, fin troppo rumoroso. Abbiamo cercato di chiarire con Mariangela Pira, giornalista di Milano Finanza, Class CNBC e TgCom, il punto di vista del gruppo cinese che differisce culturalmente dal nostro. Per cercare di scandagliarne le intenzioni, le aspettative con un occhio, naturalmente, sul futuro della società nerazzurra...

Il silenzio d(e)i Zhang. A Spalletti spesso in conferenza stampa viene ripetuto che è l'unico a metterci sempre la faccia e che si sente la mancanza di una presa di posizione da parte della società (Suning). Come si può conciliare questa esigenza di comunicazione con le abitudini e il profilo diverso che i cinesi sono abituati a tenere? La proprietà non sta parlando per scelta o per motivi legati al governo cinese?

La comunicazione da parte della Cina è molto diversa dalla nostra. Non sono abituati alle conferenze stampa, non sono assolutamente abituati a confrontarsi con i giornalisti tanto meno con con quel tipo di giornalista. Quello sportivo. Sicuramente il loro è un profilo diverso ed è un profilo caratterizzato da stile e abitudini ma anche da un modo di gestire il calcio che è molto lontano da noi. Una gestione che è agli inizi, che richiede tempo, expertise (esperienza), know-how (competenza) che a loro manca. Bisogna lavorare sulle differenze culturali che ci sono tra i due paesi. Io e Sabrina lo abbiamo scritto nel libro Fozza Cina. I bambini in Cina non giocano a calcio nelle piazzette da quando hanno un anno e mezzo. Hanno il calcio come mito, che parte dalla Gran Bretagna e poi ha toccato altre squadre. Non c'è l'expertise che possiamo avere noi. Che la società non stia parlando per scelta è la mia ipotesi primaria, più che legata al governo cinese. E' vero che adesso mister Zhang ha un ruolo all'interno del Partito che è molto preciso, però ricordiamoci che è un partito nel quale il presidente Xi ha sempre sostenuto l'idea del calcio. E' lui che ha portato il calcio nelle scuole. Prima si scrivevano un sacco di articoli sul fatto che il calcio avesse aperto le porte in Cina e ora invece si scrive il contrario. Non è sempre così, c'è anche una via di mezzo. Va un po' compreso questo mercato. Purtroppo i tifosi si fanno prendere dalla fretta perché vogliono giustamente i risultati.         

Che cosa è successo in questo mercato di gennaio?

Che cosa è successo nel mercato di gennaio? Ci sarà stato uno stop? La risposta la sanno solamente i cinesi. La parola d'ordine è non sprecare. Cercare comunque di non sperperare. E' una direttiva che il governo cinese non ha solo nei confronti del calcio ma in generale verso tutte le aziende che portano i loro soldi all'estero. Sarà sempre così? Le mie fonti, che hanno seguito tutta l'operazione e che sono spesso in Cina, mi spiegano che bisogna avere pazienza. Diamogli tempo. Non è una società che non vuole investire nell'Inter, ci vuole tempo. Bisogna dare tempo alla proprietà perché è seriamente impegnata nei confronti della squadra. In Cina c'è un detto che dice "non perdere la faccia". Quando un presidente dice delle cose non perde la faccia rispetto alle cose dette, facendo dietrofront. Prosegue con quello che era il piano inizialmente predetto.

Perché non è arrivato Ramires?

Credo che ci fossero dei problemi al di là degli impedimenti societari. Problemi proprio burocratici. Credo che la società abbia fatto tutto il possibile. 

Secondo te le voci che dicono che Suning potrebbe vendere l'Inter sono senza fondamento? I tifosi nerazzurri possono stare tranquilli?

Potrebbe capitare come non capitare. La risposta è legata ad una serie di condizioni. Questo esperimento andrà bene per loro? Il tempo darà loro ragione? Gli investimenti andranno nel verso giusto e si riveleranno corretti? Se Spalletti avesse continuato a vincere non staremmo parlando di queste cose. Contro i cinesi si è iniziato a scrivere quando abbiamo iniziato a perdere. Cosa che avviene ogni anno a dicembre nel post Mourinho. Se ci fosse stato anche Moratti per intenderci sarebbe successo la stessa cosa e i tifosi se la sarebbero presa con lui come stanno facendo ora con questa proprietà. 

Come sta vivendo la proprietà il momento negativo e molto delicato della squadra in casa Inter?

Non bene. Per quanto riguarda gli investimenti quello che so e che credo è che abbiano solo bisogno di tempo.

Ringraziamo Mariangela Pira per la disponibilità!

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