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Eto’o: “Con lo stesso stipendio di prima non sarei venuto. Qui per i bimbi africani”

In un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, l’ex nerazzurro Samuel Eto’o  si racconta e spiega il perchè del suo passaggio all’ Anzhi: “Se mi avessero proposto lo stesso stipendio che avevo all’Inter non sarei venuto....

Francesco Parrone

In un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, l'ex nerazzurro Samuel Eto’o  si racconta e spiega il perchè del suo passaggio all' Anzhi:

“Se mi avessero proposto lo stesso stipendio che avevo all’Inter non sarei venuto. Poi è facile criticare. Non rimpiango nulla, le installazioni sono ottime e le persone formidabili. Con questo contratto dimostro ai ragazzini africani che tutto è possibile e che basta darsi i mezzi per riuscire. Se al posto mio fosse arrivato un europeo o un sudamericano se ne sarebbe parlato di meno. Per un africano invece la cosa appare meno ovvia. Il proprietario del club associando la sua volontà al mio talento ha permesso che il sogno di migliaia di africani diventasse realtà. D’altronde anche il presidente del Gabon mi ha detto che dovevo venire qui, perché è di questo che l’Africa ha bisogno”.

Si parla anche dei tanti benefit offerti dal presidente Kerimov, tra questi ci sarebbe anche un elicottero: ”Me l’hanno proposto per evitare il traffico moscovita, ma ho rifiutato”.

Per i soldi invece, altro discorso: “Non sono sorpreso. Lo fui invece quando firmai al Real e mi rivedevo bambino quando me ne andai da Douala. Allora mi resi conto che c’erano tanti soldi in ballo, ne ero fiero, ma non era questo il mio sogno, non faccio che seguire la mia passione”

 E di quando scelse di venire all' Inter : “Mi convinsero le telefonate di Moratti prima e Mourinho poi, che mi hanno permesso di vincere tanto. Oggi voglio pensare che anche i ragazzini africani possano credere che se l’ho fatto io, possono farlo anche loro” .