Il Corriere dello Sport ha aperto oggi con una grave accusa all'Italia delle nazionali giovanili. L'accusa di essersi sottomessa ad un club, l'Inter, che ha deciso di non far partecipare un suo giocatore, Sebastiano Esposito, al Mondiale U17. Si legge in breve: “Non importa. Se l’Italia va a un Mondiale senza il suo giocatore di punta non è colpa di Conte o del suo club, che curano le proprie convenienze e tappano le falle che persino un mercato dai costi rilevanti ha evidentemente lasciato. E’ il calcio italiano a rinunciare alla propria versione migliore, quasi scusandosi con l’Inter per aver prelevato – quindi valorizzato – una vasta parte del suo settore giovanile, e non ha il coraggio di mettere gli interessi generali davanti a quelli della squadra particolare".
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FCIN1908 / Esposito, polemica assurda: Inter esercita un diritto. E quel precedente mai citato…
Attacco del Corriere dello Sport all'Italia delle nazionali giovanili e all'Inter
Partiamo subito da quei giovani nerazzurri valorizzati in nazionale. L'Inter è uno di principali club dai quali le nazionali attingono per avere quei giovani talenti al proprio servizio. Talenti che, grazie alle qualità individuali e soprattutto all'imponente lavoro operato da tutto il settore giovanile nerazzurro in tutte le categorie e a tutti i livelli, contribuiscono a raggiungere risultati indossando la maglia azzurra. C'è e c'è sempre stata ampia collaborazione tra il club nerazzurro e le nazionali. Nulla a che vedere con quanto descritto in questo presunto scenario fatto di giochi di forza.
Nel caso di Sebastiano Esposito è oltremodo fuori luogo parlare di una federazione sottomessa al club nerazzurro perché il club nerazzurro ha il diritto di trattenere il giocatore, se lo desidera. L'obbligo sussiste infatti solo nelle date Fifa e non è questo il caso del Mondiale U17. Fuori dalle date Fifa guidano i club. L'Inter ha quindi il pieno potere di trattenere Esposito per votarlo alla causa della prima squadra, che così facendo andrà ad aggiungere oltre tutto un ulteriore fondamentale tassello alla sua crescita. Proprio perché questo è un diritto dei club si contano numerosi casi per manifestazioni ben più eclatanti nella recente storia. Il Pescara, per esempio, a maggio non mandò nelle prime giornate del Mondiale U20 un suo giocatore, Bettella, perché impegnata nella delicata fase dei play off. Mondiale U20 che sicuramente ha un valore e un prestigio maggiori rispetto a quello U17.
Nessun trattamento privilegiato quindi e nessuna sottomissione nel presunto caso di Esposito che non parteciperà al Mondiale U17. E da quanto emerge dall'articolo l'attacco sembra essere più rivolto ad Antonio Conte e all'Inter, che alla causa dei giovani talenti che si devono mettere a disposizione della nazionale. "Conte che si riprende Esposito senza l’ombra di un rimorso, e stacca alla Nazionale Under 17 l’ossigeno di un talento come a quell’età non se ne vedono quasi mai, è il perfetto successore di sé stesso", scrive il Corriere dello Sport. Sarebbe interessante capire perché un legittimo diritto dei club dovrebbe essere sbattuto in prima pagina. Fingendo che si tratti di una notizia.
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