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FCIN1908 / Scouting e settore giovanile: tutte le mosse Inter dopo il Covid

Sabine Bertagna

Lo stop dell'attività del settore giovanile ha colpito tutte le fasce d'età, non una in particolare. Il problema più grosso è stato senz'altro quello relativo alla valutazione dei ragazzi e delle ragazze: la valutazione interna. In due anni è probabile che i giovani calciatori e le giovani calciatrici abbiano perso il 50% di tutto: attività a singhiozzo, stop dei campionati, momenti in cui si sono fermati perché si sono ammalati di Covid, allenamenti sospesi e partite non giocate. Non ci sono ancora dei dati precisi, ma la sensazione è che la perdita sia stata pesante.

Quando si valutano i ragazzi e le ragazze del vivaio nerazzurro c'è da tenere conto che questa valutazione potrebbe non essere reale. Quanto ha impattato sulla crescita individuale di ognuno di loro? Stabilirlo rappresenta la complessità più grande. L'impatto effettivo si è avuto sulla quantità di attività che prima facevano e che sono stati costretti a interrompere: in molti casi anche i loro miglioramenti sono entrati in stand by oppure hanno subito un rallentamento. Come in ogni cosa la reazione è molto soggettiva: c'è chi chi è rimasto più fermo di un altro e ha giocato meno partite, chi ha subito meno l'impatto. Questa emergenza ha regalato una nuova consapevolezza in casa Inter che riguarda proprio la necessità di non commettere errori nelle valutazioni dei giocatori già presenti nel settore nerazzurro: vietato sbagliare  in casa propria.

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