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FCIN1908 / Scouting e settore giovanile: tutte le mosse Inter dopo il Covid

Sabine Bertagna

Il settore giovanile si è affidato ad una psicologa di riferimento, Lucia Bocchi. Al di là dei casi specifici, l'ambiente nerazzurro comprende grandi numeri e come tanti ambienti ha la necessità di dover gestire anche situazioni difficili. La psicologa responsabile di questa area è a disposizione di tutta la società e sta cercando di affrontare eventuali difficoltà date dalla pandemia con tutti, più che singolarmente. Anche chi apparentemente non ha avuto problemi specifici potrebbe infatti svilupparne.

I mesi chiusi in casa, i compagni conosciuti solo in video: tutti i ragazzi in questi due anni hanno vissuto situazioni più o meno pesanti. La ricaduta potrebbe manifestarsi negli anni e ad oggi si fa fatica a determinare quali danni abbia causato e quale impatto abbia avuto sui giovani e sui giovanissimi.

Tenendo conto anche dell'aspetto psicologico, nel settore giovanile si è deciso di aumentare il minutaggio di tutti  i ragazzi perché siano più coinvolti nella fase di allenamento e di aumentare anche il gioco libero. All'interno dell'Inter esiste un costante confronto che mira, attraverso le competenze di tutte le aree, a trovare le soluzioni più giuste. Un dato certo è che sono cresciuti i numeri di un certo tipo di infortuni (un aumento di problemi fisici, sia muscolari che non): inevitabile vista la prolungata inattività e la ripresa della stessa a singhiozzo.

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