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FCIN1908 / Scouting e settore giovanile: tutte le mosse Inter dopo il Covid

Sabine Bertagna

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Non sono mancate le critiche all'indirizzo della società Inter, a volte bollata come eccessivamente prudente. Sia quando si decise di fermare la Primavera in Youth League, sia per quanto riguarda i tornei ai quali i giovani non hanno partecipato. Fino alla fine di giugno la società nerazzurra ha già stabilito che i suoi giovani non andranno a giocare all'estero. Nelle scuole calcio Inter sono state pensate e proposte forme di rimborso per sopperire agli stop di questi due anni che hanno penalizzato anche i più piccoli (nel primo vero grande lockdown un rimborso, nel secondo anno di pandemia sono stati prolungati gli allenamenti fino ai mesi estivi). Anche nel settore giovanile gli allenamenti si sono protratti fino a luglio, per recuperare i mesi di stop.

Quando non si poteva proprio scendere in campo - nemmeno per allenarsi - il settore giovanile si è inventato una forma di intrattenimento diverso per i suoi tesserati, adattandolo alle varie fasce d'età. Niente a che vedere con le challenge postate nei mesi di lockdown, nelle quali si palleggiava con i rotoli di carta igienica.

E così in collegamento da remoto si sono presentati personaggi del mondo dello spettacolo come Cattelan, Fiorello, Amadeus e grandi ex giocatori nerazzurri come Toldo e Julio Cesar, per coinvolgere i giovani nerazzurri e regalare loro momenti di serenità in un periodo difficile. L'iniziativa ha assunto dimensioni enormi e ha riscosso grande successo grazie all'organizzazione. Un appuntamento fisso che ha tenuto compagnia ai giovani tesserati dell'Inter quando era davvero impossibile trovarsi per fare la cosa più bella del mondo. Giocare senza pensieri su un campo di calcio.

(FCINTER1908.IT)

 

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