"La domanda è sempre la stessa: chi è il centravanti più forte del campionato? Se in passato c’era qualche dubbio più che lecito, quest’anno Mauro Icardi ha spazzato via ogni incertezza, prendendosi lo scettro di bomber più forte della Serie A. L’argentino ha scalzato anche campioni come Dzeko e Higuain, che mostrano spalle appesantite dall’incedere del tempo, mente il bomber nerazzurro si mostra nel pieno della maturità fisica e tecnica, una macchina da gol quasi infallibile. Ed è anche nella qualità e nel peso dei gol che è cresciuto Icardi, che rispetto agli anni precedenti ha imparato a dosare le marcature, riservando qualche esultanza anche per i big match come i derby di campionato o per le sfide di Champions, come ha saputo fare contro Tottenham e Barcellona.
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I dati mostruosi di Icardi: l’Inter ha di nuovo il centravanti più forte di Italia
Il bomber nerazzurro sembra aver ormai staccato la concorrenza: è lui il nuovo re della Serie A
"10 GOL IN 14 PRESENZE - Escludendo Ronaldo dalla lista (perché il portoghese non è da considerare una prima punta), solo Piatek, autore di un avvio incredibile con la maglia del Genoa, ha segnato più gol dell’argentino (14 in altrettante partite). Tutti gli altri sono dietro, anche se con più minuti giocati, come nel caso di Ciro Immobile della Lazio, che può vantare 9 gol in stagione su 17 partite giocate. Mauro Icardi è a quota 10 in 14 gare, o faremmo meglio a dire presenze, dato che Spalletti tende a risparmiarlo in prossimità della Champions, come accaduto contro il Frosinone, quando il capitano è entrato in campo solo negli ultimi minuti di gioco.
"NON LO FERMA NIENTE E NESSUNO - Ma gol a parte, dopo anni di discussioni, adesso una cosa sembra lampante: l’Inter è tornata ad avere il centravanti più forte del campionato italiano e questo non accadeva dai tempi del “Principe” Diego Milito, cannibale di tutte le competizioni giocate in nerazzurro. Prima di lui Ibrahimovic, Ronaldo, Vieri e Adriano avevano marcato lo stesso strapotere. Adesso è iniziata l’era di Icardi, diverso da tutti i suoi attuali colleghi, nel bene e nel male. Se è vero che il bomber nerazzurro non ama particolarmente partecipare al gioco (ma da questa stagione sono chiarissimi i segnali di miglioramento anche a tal proposito) è altrettanto vero che Icardi è l’unico a non risentire mai di quanto gli accade intorno: dal suo arrivo all’Inter sono cambiati tre presidenti e sei allenatori, la società ha attraversato rivoluzioni che avrebbero inghiottito chiunque. Non lui, che in mezzo alla tempesta non ha mai smesso di vedere la porta. Adesso "Maurito” è pronto a guidare l’Inter verso i successi ambiti, a partire dalla sfida di domani sera contro il Tottenham di Kane, che ad oggi è probabilmente il centravanti più forte della Premier.
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