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Icardi risponde a Spalletti sulla partecipazione al gioco di squadra. I palloni toccati…

Il capitano dell'Inter non è riuscito a fare gol contro il Benevento, ma i numeri dimostrano quanto partecipi alla manovra di squadra

Sabine Bertagna

Mauro Icardi non ha firmato personalmente nessuna rete contro il Benevento, ma la sua partecipazione al gioco della squadra è stata fondamentale. Proprio quel gioco di squadra nel quale, gli si diceva, non fosse sempre coinvolto nella giusta misura. Un attaccante non si giudica solo da questi particolari, ma soprattutto dai gol. E sui gol di Icardi non ci sono dubbi: la capacità di ottimizzare palloni sporchi è una delle caratteristiche più evidenti dell'attaccante argentino. Il tecnico nerazzurro ne aveva parlato proprio nella conferenza alla vigilia del match contro il Benevento. "Involuzione di Icardi? Non vedo un calciatore che sta attraversando un periodo difficile, in questa ricerca di essere continui abbiamo avuto delle pause, una volta io, una volta tu, ma fa parte di questo processo. Io gli chiedo qualche volta di venire incontro perché ne trarrà vantaggio anche lui e ci è stato attento. Si è visto il lavoro per la squadra, come la corsa di Icardi che vale assolutamente un gol e dà più senso di squadra di un gol, poi quella di Perisic prima, di Candreva pure, come abbiamo già detto. Ora c’è questa cosa della trequarti che va occupata diversamente, con più continuità. Bisogna prendersi un po’ di ‘scomodo’, perché in quella zona lì con spazi stretti è un po’ più scomodo. Bisogna perfezionare questa cosa, ma non vedo nessun problema di un giocatore o dell’altro, tantomeno di Mauro su cui però bisogna andare a verticalizzate più spesso, dandogli anche una palla non pulitissima, lui anche dai rifiuti tira fuori qualcosa, dentro l’area di rigore è assolutamente uno dei calciatori più forti che ho visto e non solo che ho allenato nella mia carriera."

Le pagelle del giorno seguente alla vittoria contro il Benevento evidenziano il lavoro di Icardi nella manovra corale della squadra. I voti non superano la sufficienza; della prestazione dell'argentino si mettono in mostra luci e ombre probabilmente proprio per quella ricerca spasmodica del gol (Gazzetta e Tuttosport voto 6, Corriere dello Sport 5,5). Ma sul fronte delle richieste che arrivando da Luciano Spalletti, Icardi è sicuramente promosso. Nelle ultime quattro partite Mauro aveva toccato 24 palloni contro il Genoa (0 gol), 18 contro il Bologna (1 gol), 20 contro il Crotone (0 gol) e 15 contro la Spal (1 gol). I palloni toccati contro il Benevento? 36. Più dei palloni toccati da Dzeko contro il Milan (34), lo stesso numero dei palloni toccati dal Papu Gomez contro la Juventus (36). Good vibes.

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