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Inter, Ausilio e Sabatini senza budget per il mercato. Spalletti dovrà dimostrare di…

Spalletti si è lamentato del mercato anche se la squadra sembra avere le possibilità di arrivare in Champions League

Francesco Parrone

Spalletti dopo l’1-1 contro i giallorossi ha fatto quello che quasi tutti gli allenatori fanno, in pubblico o in privato con i propri dirigenti, quando il mercato è aperto ovvero ha sottolineato le necessità del gruppo e il bisogno di migliorare la rosa sottintendendo che gli arrivi di Rafinha e Lisandro Lopez, per un motivo (il poco utilizzo del primo nel Barcellona nell’ultimo anno e mezzo) o per l’altro (il ruolo “marginale” che il secondo reciterà vista la presenza dei titolari Skriniar e Miranda e della prima riserva Ranocchia), non bastano.

Forse si accontenterebbe di Ramires che qualche problema in effetti glielo risolverebbe. Eppure, prima che nell’ultimo mese e mezzo si spegnesse l’interruttore della luce, questa Inter era prima in classifica, davanti anche al Napoli e alla Juventus. Il tecnico di Certaldo nelle scorse settimane ha spiegato più volte che la soluzione ai problemi non poteva essere il mercato e certo lo scenario non può essere cambiato adesso, a 8 giorni dalla fine delle contrattazioni. Secondo il Corriere dello Sporta giugno sul mercato (forse) potrà essere scritta una storia diversa, con più investimenti e nomi eclatanti in arrivo alla Pinetina. Adesso no. Perché il Fair Play Finanziario è un vincolo, perché Suningcome tutte le aziende cinesi non può fare certi tipi di investimenti all’estero, ma anche perché qualche sacrificio in estate è già stato fatto e a Nanchino, dove sono abituati a rispettare le regole, c’è la convinzione che questa rosa abbia tutto per finire davanti a una Lazio impegnata in tre competizioni o a una Roma che, pur in corsa in Champions, sta trattando la cessione di Nainggolan, Dzeko ed Emerson Palmieri.

 

(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 23/01/18)

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